Muos, bloccati i cancelli | per la protesta degli attivisti - Live Sicilia

Muos, bloccati i cancelli | per la protesta degli attivisti

Manifestanti anti-Muos

Non finiscono le polemiche sul Muos, dopo la revoca del presidente della Regione. Stamattina manifestanti ai cancelli, per impedire l'ingresso degli operai.

NISCEMI (CALTANISSETTA)- Gli attivisti del movimento “No Muos” di Niscemi, che da mesi presidiano la base americana di contrada Ulmo, hanno bloccato stamani i cancelli nei tre ingressi dell’area militare per impedire l’accesso degli operai addetti alla costruzione del sistema satellitare di telecomunicazioni ad altissima frequenza, contro cui si battono. Nei blocchi sono rimasti coinvolti anche due soldati e un ufficiale statunitense, che sono stati invitati dai dimostranti a tornare indietro. I militari non hanno insistito e sono rientrati a Sigonella. Non ci sono stati incidenti.

Sul posto sono intervenuti polizia e amministrazione comunale. Il sindaco, Francesco La Rosa, si sta confrontando con gli attivisti, tra i quali è massiccia la presenza del comitato delle mamme “No Muos”. La decisione dei blocchi anche verso i militari è stata adottata ieri sera, nel corso di una assemblea del movimento che ha sollevato sospetti sulla reale volontà della Regione di bloccare i lavori di costruzione dell’impianto. Temono che l’annuncio di Crocetta di procedere alla revoca delle autorizzazioni e l’atteggiamento di chiusura delle autorità militari statunitensi, che ieri non hanno consentito a un funzionario della Regione di entrare nella base di Sigonella per notificare alle autorità Usda l’avvio della procedura epr la revoca delle autorizazioni, siano frutto di una strategia concordata per calmare gli animi dei dimostranti mentre in realtà i lavori di costruzione del Muos vanno avanti.

“Erano otto, a bordo di tre automezzi, i militari bloccati stamani dagli attivisti del movimento No Muos ai cancelli della base Usa di contrada Ulmo, a Niscemi, e non c’erano operai né personale di vigilanza ma soldati addetti ai servizi logistici di manutenzione”. Lo ha detto ai cronisti il commissario di polizia, Gabriele Presti, che poco prima aveva incontrato lo schieramento di dimostranti, composto soprattutto da donne del gruppo “Mamme No Muos”, protagoniste assolute del blocco. Dopo l’episodio, altri attivisti sono accorsi a dare manforte ai colleghi. La situazione comunque è di calma assoluta. Da parte delle autorità militari americane, intanto, è stato fatto sapere in maniera informale che respingendo la notifica dell’atto della Regione non c’é stato alcun rifiuto preconcetto verso le decisioni adottate dal governo regionale sull’avvio delle procedure per la revoca delle autorizzazioni, ma solo un rispetto di ruoli, compiti e gerarchie. La notifica, infatti, dovrebbe essere effettuata al consolato statunitense di Napoli che oggi si accingerebbe a ricevere il documento della Regione Sicilia respinto ieri a Sigonella.


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