PALERMO – Le antenne del Muos captano la prima vera “incomprensione” tutta interna alla maggioranza. “La salute dei cittadini è al di sopra dell’interesse strategico nazionale”, ha tuonato oggi Rosario Crocetta, annunciando l’avvio del procedimento di sospensione delle autorizzazioni per l’installazione della stazione radar americana a Niscemi. Poche ore dopo, il segretario regionale dell’Udc Gianpiero D’Alia, lascia a un lapidario comunicato stampa tutto il peso di una chiara “presa di distanze”: “Sul Muos noi siamo col ministro Cancellieri”. E il riferimento alla “persona” più che alla questione in sé, è proprio il segno della chiara contrapposizione. E di una profonda spaccatura nella coalizione di governo.
L’Udc ha deciso di non cavalcare la nuova crociata del governatore. Che oggi invece ha tirato dritto, affiancato dall’assessore regionale al Territorio e ambiente Mariella Lo Bello: “Alcuni vizi che abbiamo riscontrato nella procedura di autorizzazione all’installazione – ha detto il governatore in una conferenza stampa convocata in fretta proprio su questo tema – potrebbero rendere nulli tutti gli atti. Abbiamo così deciso – ha proseguito Crocetta – di avviare l’iter per la sospensione dei lavori. Una richiesta che invieremo alla marina militare Usa nelle prossime ore. E siamo stati anche benevoli: avremmo infatti potuto revocare le autorizzazioni, ma saremmo andati incontro, probabilmente, a un lungo e complesso contraddittorio”.
E i vizi riscontrati dal governo sarebbero legati soprattutto alla mancanza, nella documentazione, di alcuni studi essenziali: “Intanto – spiega l’assessore Lo Bello – lo studio sull’impatto delle onde elettromagnetiche sulla salute dei cittadini è stato redatto da una società di ingegneria. E noi pretendiamo uno studio dell’Istituto superiore della Sanità. Inoltre, chiediamo che vengano verificate le possibili interferenze tra le onde del Muos e la navigazione aerea, visto che lì vicino nei prossimi mesi sarà attivo l’aeroporto di Comiso”. E non solo. La Regione chiederà agli Usa di finanziare l’installazione di una stazione di monitoraggio delle onde elettromagnetiche. “Sappiamo – ha aggiunto l’assessore Lo Bello – che, se il Muos rimane parzialmente inattivo non è nocivo per la salute. Lo diventa se funziona a pieno regime, con tutte le sue antenne”.
Ma la questione, oltre che tecnica, è politica. E non a caso la decisione del governo segue una mozione approvata all’unanimità dall’Ars che ha impegnato l’esecutivo ad adoperarsi per la revoca delle autorizzazioni. “Ma che non si dica – ha precisato Crocetta – che siamo contro il Muos. Né che siamo antiamericani. Anzi, la Marina statunitense ci assicuri che quelle antenne non creeranno problemi, ci consegni gli studi che abbiamo richiesto, e quando saremo certi dell’inesistenza di un impatto delle onde sulla cittadinanza, allora sbloccheremo nuovamente i lavori”.
Non manca una “frecciatina” sia a Monti che al suo predecessore Lombardo: “Se ho avuto l’appoggio del governo nazionale? Mica devo sentire Monti tutte le volte che emetto un provvedimento… Io sono un vero autonomista. Come Lombardo? Diciamo autonomista in maniera diversa. Infatti lui ha dato le autorizzazioni e io invece sto sospendendo i lavori”.
La decisione del governo, tra l’altro, è il frutto anche “di una repentina accelerazione. Questa notte – racconta Crocetta – la situazione è precipitata perché gli americani hanno forzato i blocchi dei cittadini che protestavano, per procedere con i lavori. Un peccato, perché già da giorni avevo iniziato un dialogo con l’ambasciata americana, per risolvere la questione. Anche per questo non accetto le basse speculazioni di qualche esponente dell’opposizione – ha concluso Crocetta – che parla di omissioni del governo”. Ma adesso, dall’altra parte della barricata, c’è anche un bel pezzo di maggioranza.