Musei aperti il 2 giugno | La mossa dell'assessore - Live Sicilia

Musei aperti il 2 giugno | La mossa dell’assessore

Sbloccato un milione di euro per gli arretrati. Non c'è accordo tra Regione e sindacati autonomi.

BENI CULTURALI
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PALERMO – Sindacati e Regione discutono ancora sull’apertura dei musei il prossimo 2 giugno. Dopo l’accordo firmato lo scorso 25 maggio, tra assessorato ai Beni culturali e sindacati confederali, gli autonomi avevano annunciato il proprio dissenso. Oggi la svolta, o quasi. L’assessore Tusa ha annunciato in una nota: “Individuata una soluzione che permetterà di effettuare entro tempi brevi il pagamento delle spettanze accessorie degli anni 2016 e 2017 e che consentirà ai lavoratori di svolgere il proprio lavoro con serenità”. Il punto infatti era proprio questo: gli arretrati che ancora i lavoratori del settore attendevano dagli anni precedenti, per un totale di circa un milione di euro. 

“L’ufficio di Ragioneria, sebbene versi già da qualche tempo in regime di carenza di operatori, ha comunque provveduto a sbloccare i pagamenti del personale – ha riferito  Tusa -. Ritengo che l’insistere su questa posizione di alcuni sindacati, dopo i tanti ben noti interventi per portare a soluzione definitiva la complessa problematica che non investe direttamente le competenze dell’Assessorato dei Beni culturali, finisce per procurare un maggiore disagio sia per gli stessi lavoratori che per l’intera Amministrazione”.

Adesso, però, gli autonomi sono pronti a risedersi al tavolo, anche se le dichiarazioni dell’assessore non li convincono ancora del tutto. “Prendiamo atto che la nostra azione ha dato una scossa per l’accelerazione dei pagamenti. E prendiamo altresì atto – dicono Marcello Minio, Dario Matranga e Michele D’Amico del Cobas-Codir, Giuseppe Di Paola e Peppino Salerno del Sadirs, Angelo Lo Curto e Vincenzo Bustinto del Siad ed Ernesto Lo Verso e Marcello Ficile dell’Ugl-Fna – dell’odierna presa di posizione dell’assessore Sebastiano Tusa che smentisce l’accordo del 25 maggio parlando di ‘accordo provvisorio’ e lo invitiamo a riaprire le trattative”. “Il dato certo – aggiungono provocatoriamente – è che il dirigente generale il 25 maggio anziché scegliere la strada della condivisione dei problemi del settore ha scelto la strada della provocazione firmando un accordo sindacale di minoranza. Per questo occorre ritornare al tavolo”.

Di tutt’altro avviso le organizzazioni sindacali confederali. “Apprezziamo l’apertura dimostrata dall’assessore Sebastiano Tusa, dal dirigente generale Sergio Alessandro e dal ragioniere generale Giovanni Bologna. Quello che abbiamo raggiunto, con la nostra perserveranza – dicono Gaetano Agliozzo e Clara Crocè della Fp Cgil, Paolo Montera e Fabrizio Lercara della Cisl Fp Sicilia, Enzo Tango e Luca Crimi della Uil Fpl, infatti affermano – è un risultato positivo da ogni punto di vista: per i nostri lavoratori, a cui stiamo offrendo risposte certe su una questione rimasta in sospeso da troppo tempo, e per l’immagine della Sicilia, che potrà offrire le sue bellezze ai turisti anche nei giorni festivi, già a partire dal 2 giugno. Auspichiamo adesso che gli impegni presi siano rispettati nei tempi stabiliti perché lo dobbiamo ai nostri lavoratori che, fidandosi del nostro lavoro, hanno offerto subito la loro disponibilità ai turni festivi dimostrando tra l’altro il loro enorme senso di responsabilità e attaccamento al lavoro”.

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