Musei, troppe spese e pochi incassi| Dalle multe 64 milioni di euro - Live Sicilia

Musei, troppe spese e pochi incassi| Dalle multe 64 milioni di euro

I revisori dei conti danno parere favorevole al bilancio 2015 presentato dalla giunta, ma non mancano le criticità.

PALERMO – Un bilancio sostanzialmente in ordine, ma con troppi debiti extra, un sistema delle partecipate in cui non è sempre facile “misurare” la qualità dei servizi, 64 milioni da multe per infrazioni al Codice della strada, 10 milioni per ricapitalizzare Amat e musei che rendono pochissimo. Il collegio dei revisori dei conti ha dato parere favorevole al bilancio di previsione 2015, che adesso potrà iniziare il suo iter a Sala delle Lapidi, ma non senza evidenziarne alcune criticità. Settantatré pagine ricche di numeri e tabelle che passano ai raggi X la manovra proposta dalla giunta Orlando.

Il bilancio risente comunque della nuova armonizzazione contabile: il saldo di cassa per il 2014 è pari a 87,4 milioni, ma bisognerà ricostituire la consistenza dei fondi vincolati che ammontano a 153,7 milioni. Circa 13,2 milioni l’anno dovranno essere impiegati per il riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi.

DEBITI FUORI BILANCIO Aumentano considerevolmente i fondi destinati a coprire i debiti fuori bilancio, il che, scrivono i revisori, “evidenzia la elevata significatività del fenomeno”. In totale per il 2015 si prevedono 33,7 milioni di debiti extra, in aumento rispetto agli anni precedenti. Un problema ormai patologico.

MUSEI I revisori evidenziano la scarsa redditività di musei e spazi espositivi, che costano 3,7 milioni ma nel 2015 incasseranno appena 96 mila euro: “In altre realtà – precisano i revisori – spazi di qualità affidati a soggetti dotati di qualità organizzative e imprenditoriali danno risultasti assai diversi”. In perdita anche tutti gli altri servizi a domanda individuale (asili, impianti sportivi, mense, cimiteri e mercati), il cui tasso di copertura delle spese è pari ad appena il 18,5%, ancor meno rispetto al 2014 (calano cimiteri e ortofrutticolo).

MULTE Un capitolo a parte meritano le multe per infrazioni al codice della strada: secondo le previsioni del Comune dovrebbero portare in cassa 64,7 milioni di euro, in pratica quasi 100 euro per abitante (compresi i bambini). Peccato che nel 2014 l’incasso sia stato di nemmeno 30 milioni, meno della metà. Uno scostamento talmente anomalo da spingere i revisori a chiedere chiarimenti agli uffici, suggerendo di evitare la formazione di residui attivi di difficile riscossione (ossia evitare di prevedere soldi che non verranno mai incassati). Gli uffici, dal canto loro, hanno risposto che l’incremento multe è dovuto al pregresso, ossia alle multe non riscosse da giugno 2013 a tutto il 2014.

AZIENDE Le società partecipate costano 290 milioni, di cui 10 per Amg, 8 per Amap, 88 per Amat, 139,5 per Rap, 3,8 per Palermo Ambiente, 11,2 per Sispi e 29 per Reset. Le aziende sono tutte in positivo, ma Amat e Amap lo sono per entrate straordinarie che nel 2016 non si ripeteranno, altrimenti sarebbero in rosso. Mancano all’appello i bilanci di Rap e del Biondo. Ma i revisori chiedono soprattutto che il Comune faccia una seria analisi sulla qualità dei servizi resi, parametrandola ai costi. Manca anche all’appello “qualsiasi forma di consolidamento tra la contabilità dell’ente e quella degli organismi partecipati”. Inoltre sono assenti le informazioni sull’applicazione dei limiti alla composizione degli organi e dei compensi delle aziende.

ENTRATE I tributi frutteranno 469 milioni di euro (5,7 di pubblicità e 3 dalla lotta all’evasione sulla pubblicità, 22,4 di Tasi e 129 di Tari, anche se il valore indicato in bilancio è 122), i trasferimenti 232, le alienazioni 41, le entrate extratributarie 95 e i servizi per conto terzi oltre 800.

SPESE Le spese ammontano a 2,3 miliardi, di cui 849 milioni di spesa corrente e 343 in conto capitale. Dell’avanzo di amministrazione 2014, 27 milioni verranno impiegati in questo modo: 20 per i debiti fuori bilancio, 3,4 per transazioni, 2,5 per le opere pubbliche e il resto per servizi vari (di cui 170mila euro per l’imposta di soggiorno). Diminuisce di 19 milioni il fondo di solidarietà comunale.

SPESE LEGALI Il fondo rischi da spese legali (cioè soldi da mettere da parte per cause eventualmente perse) ammonta a 33,4 milioni di euro (grazie all’avanzo di amministrazione). Il collegio già nel 2014 ne aveva chiesto l’istituzione, ma il Comune non lo aveva fatto. Dal 2015 è diventato obbligatorio per legge. In totale, dal 2015 al 2029, bisognerà mettere da parte 78,4 milioni (di cui 57,9 per il 2013 e anni precedenti): 10,6 per i primi tre anni e poi 3,8 per ogni anno. Rimane però la “problematica” Amia: 45 milioni chiesti al Comune dalla curatela, sebbene Palazzo delle Aquile ritenga di non dover versare nulla.

MUTUI La vendita di beni immobili iscritta a bilancio è di appena 21 mila euro. Per quanto riguarda i mutui, se ne prevedono per 13,2 milioni di cui 957mila euro per mezzi destinati ai cimiteri; 2 milioni per le scuole; 2,5 per la messa in sicurezza delle pareti rocciose e 10 milioni per ricapitalizzare l’Amat.

PERSONALE I dipendenti comunali sono in tutto 7.984, che costano in totale 250 milioni di euro (il rendiconto di gestione 2014 riporta 242,6).

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI