Musumeci: assessori vigilino | E Franco Mineo si dimette - Live Sicilia

Musumeci: assessori vigilino | E Franco Mineo si dimette

Commenti

    Se le segreterie tecniche fanno bene il loro lavoro… Quando si contrattualizza un esterno vi è l’obbligo di legge di verificare i requisiti richiesti. L’autocertificazione non è condizione sufficiente. Se poi come si sa, nello specifico c’è una condanna, il casellario la deve riportare. Per cui non si poteva contrattualizzare, e se in autocertificazione non è stata riportata la condanna si è in presenza di un falso

    Mineo è stato assunto a 12 ore e 50?

    …..tanto sugli assessori vigila Nullo!

    Chi lo ha segnalato? La selezione della classe dirigente oltre ad essere opportuna é necessaria.

    Il minimo che poteva fare. Basta che poi non gli danno un altro incarico….

    A fare un passo indietro dovrebbe essere anche l’assessore Bandiera. A volte i componenti dell’ufficio di gabinetto sono anche imposti al singolo assessore, ma in ogni caso bastava andare su google e scrivere i nomi dei candidati a far parte dell’ufficio di gabinetto per scoprire i loro precedenti giudiziari e per Franco Mineo i precedenti ci sono

    in tanti all’ARS ex deputatati, esci dalla porta ed entri dalla finestra

    Mi sono dimesso per evitare complicità inutili e dannose, basta spesso consultare google per saperne di più.

    Vuol dire il presidente Musumeci non sa che i componenti degli uffici di gabinetto vengono certificati dalla sua stessa segreteria generale? Va bhe ah ah

    Ma dai del resto in un altro ufficio di gabinetto c’è ne è un altro che siede al posto di un altro applausi.. Aspettando la sezione di controllo della corte dei conti

    Gli uffici di gabinetto? … RIFUGIUM PECCATORUM! Da sempre!

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Condivido ogni parola di Donata su Francesco, aggiungendo che nonostante avesse creato un polo giornalistico di tutto rispetto rimase umile. Io ero presente al funerale e la lettera di Francesco ha confermato la sua grandezza d’uomo e di professionista.

Non potevi descriverlo meglio Donata. Tanto scanzonato da riuscire a immaginare la sua impronta post mortem. Così, ironico e picaro, arrivò al Giornale quando ero io ad occuparmi degli aspiranti giornalisti. Superò brillantemente tutte le prove e l’estate successiva lo segnalai alla Cronaca e al mitico Vaccarella. La sua carriera fu un lampo. Come la sua vita.

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