PALERMO – “La maggioranza ha fatto il suo dovere. Speriamo di eleggere domani il presidente”. Con queste parole, il presidente della Regione Nello Musumeci prova ad allontanare le polemiche. Dopo due votazioni, il centrodestra all’Ars non è riuscito a portare Gianfranco Micciché sulla poltrona più alta di Sala d’Ercole. E sul voto, l’ombra dei franchi tiratori. “I numeri dicono un’altra cosa – replica Musumeci – e sono molto chiari: la maggioranza è composta da 36 deputati, uno di loro, l’onorevole Gennuso, purtroppo oggi non c’era a causa di un lutto gravissimo, e così la maggioranza si è ridotta a 35 deputati. Esattamente i voti giunti a Micciché. Auspico che domani si possa eleggere il presidente”.
“Ma Micciché è invotabile” ha commentato invece il leader siciliano del Movimento cinque stelle, Giancarlo Cancelleri: “E lo stesso centrodestra – ha aggiunto – ha dimostrato di non essere compatto, visto che non è riuscito a eleggere il presidente, nonostante la trasmigrazione di due voti da Sicilia Futura. Dall’opposizione – ha detto poi Cancelleri – è arrivato un segnale molto chiaro: non vogliamo questo presidente. Ci presentino un nome votabile, e lo voteremo. Ma Micciché non lo è da nessun punto di vista”.