PALERMO – L’ultimo duello tra i due è andato in scena tre giorni fa: Nello Musumeci e Renato Schifani ancora su fronti contrapposti, e questa volta il contrasto sul filo Roma-Palermo ha riguardato i progetti per combattere l’emergenza idrica.
I duelli Musumeci-Schifani
“Da settembre attendiamo dalla Regione il piano con gli ulteriori interventi”, ha attaccato il ministro della Protezione civile. “Proposta già trasmessa”, è stata la replica piccata di Palazzo d’Orleans. Musumeci e Schifani saranno gli osservati speciali di oggi alla kermesse del centrodestra nazionale ‘2 anni di governo Meloni’, organizzata per raccontare i risultati dell’Esecutivo.
Lo scontro sui progetti anti-crisi idrica è soltanto l’ultimo capitolo di un libro iniziato con le polemiche sulla pulizia di canali e corsi d’acqua per prevenire le alluvioni, e proseguito con il botta e risposta sullo stato di emergenza per gli incendi in Sicilia. I due potrebbero incrociare nuovamente le spade o evitarsi a vicenda giocando sugli orari.
Palermo al centro della scena
L’evento del Teatro Jolly segue la manifestazione della Lega a sostegno di Matteo Salvini, con quattro ministri giunti da Roma per sostenere il vice premier imputato nel processo Open Arms, e si svolge in contemporanea con la presenza del ministro della Giustizia Carlo Nordio ad un convegno della Camera di commercio di Palermo. Due giorni durante i quali Palermo si è riscoperta epicentro della politica nazionale.
Il centrodestra si racconta
Allo Stato maggiore dei meloniani di Sicilia è toccato il compito di inaugurare il tour nazionale con il quale il centrodestra prova a raccontare i risultati raggiunti da quando è tornato sul ponte di comando del Paese. La locandina della manifestazione riporta i simboli di FdI, Lega, Forza Italia, Noi Moderati e Udc.
Chi ci sarà e chi no
Non ci saranno il Movimento per l’autonomia di Raffaele Lombardo (l’ex governatore tra l’altro sarà impegnato in un appuntamento a Catania) né la Democrazia cristiana di Totò Cuffaro. Nessun caso politico, si tratta di una manifestazione del centrodestra nazionale. Non ci sarà neanche il sindaco Roberto Lagalla, che comunque era stato invitato. Lagalla, fresco di patto federativo con il Mpa di Lombardo, andrà al convegno della Camera di commercio.
Ci sarà, invece, l’altro ministro siciliano, Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy). Interverranno anche i coordinatori regionali dei partiti di centrodestra: Giampiero Cannella e Salvo Pogliese (Fratelli d’Italia), Marcello Caruso (Forza Italia), Nino Germanà (Lega), Massimo Dell’Utri,(Noi Moderati) e Decio Terrana (Udc). L’altro presidente atteso al Jolly è Gaetano Galvagno, numero uno dell’Ars, sempre più presente ad eventi e appuntamenti pubblici.
Parteciperanno anche gli eurodeputati Caterina Chinnici (Forza Italia) e Giuseppe Milazzo (FdI), il coordinatore di Noi Moderati Saverio Romano, il deputato del partito di Maurizio Lupi Lillo Pisano, il senatore FdI Raoul Russo e la deputata meloniana Carolina Varchi.
Centrodestra alla prova dell’Ars
Presentando l’appuntamento palermitano, i coordinatori regionali di FdI Cannella e Pogliese hanno fatto riferimento anche alla coalizione di centrodestra a Palazzo dei Normanni, definendola “altrettanto compatta e vicina alle esigenze dei cittadini” come quella romana. Compattezza che però non si è vista all’Ars in occasione del disegno di legge sugli Enti locali, ormai naufragato. Da registrare anche le fibrillazioni del Parlamento rispetto alla manovra di oltre 350 milioni di euro che ha iniziato il suo iter all’Ars.
Dalle opposizioni arrivano segnali di guerra e anche dal fronte della maggioranza qualche grillo parlante ha segnalato più di un problema nel testo del governo, come ad esempio “l’eccessiva concentrazione” di risorse sull’Irfis. Schifani, dal canto suo, ha lanciato segnali di pace: “Testo pieno di buone misure ma si può migliorare”.