Arriva l’avviso di garanzia per il sindaco di Naro, Giuseppe Morello e per l’ex assessore comunale, Luisa Gaetana Maniscalchi. La nomina di quest’ultima da parte del primo cittadino aveva acceso le polemiche e provocato l’apertura di un’inchiesta delle procura di Agrigento: quattro anni fa, infatti, Maniscalchi aveva patteggiato la pena a un anno e sei mesi di reclusione per favoreggiamento personale nei confronti di Giuseppe Sardino, ex consigliere comunale e fedelissimo dell’allora latitante Giuseppe Falsone.
Il reato ipotizzato dalla procura è quello di abuso d’ufficio, come si legge nell’avviso di garanzia: secondo il procuratore aggiunto Ignazio Fonzo – titolare dell’inchiesta – Morello, nella qualità di sindaco nello svolgimento delle sue funzioni avrebbe procurato a Luisa Maniscalchi un ingiusto vantaggio patrimoniale, nominandola assessore, dato che, sostiene la Procura mancherebbero i requisiti necessari per la nomina. In più – si legge – c’è l’aggravante di aver commesso il fatto al fine di far conseguire a Luisa Maniscalchi il profitto del reato di falsità ideologica commesso da privati.
E l’avviso di garanzia inviato al primo cittadino di Naro continua, precisando che la Maniscalchi, nella qualità di beneficiario del provvedimento di nomina del 12 giugno scorso, concorreva nel reato contestato al sindaco nonché di falsità ideologica commessa da privati in atto pubblico perché, al fine di conseguire il profitto discendente dalla nomina ad assessore, ometteva di dichiarare di aver riportato condanna passata in giudicato, pari ad un anno e sei mesi di reclusione. Sia Morello che la Maniscalchi, che nel frattempo si era dimessa dall’incarico, saranno sentiti dai carabinieri di Licata, in provincia di Agrigento.