Illustre Presidente,
colgo l’occasione della tua visita nel capoluogo etneo di oggi e faccio seguito alla mia mail dello scorso 5 novembre, per portare alla tua attenzione quanto accaduto alla città di Acireale, impossibilitato a notiziarti di quanto verificatosi personalmente, vista la concomitante attività parlamentare in corso.
In quella data, un violento nubifragio ed una tromba d’aria hanno provocato ingentissimi danni alle proprietà pubbliche, al patrimonio verde e ai privati e a causa di ciò, sono state danneggiate infrastrutture pubbliche come il sistema cittadino di illuminazione artificiale, il Palazzetto dello sport, il Teatro Maugeri, da poco restaurato e riconsegnato alla città, è stato danneggiato il patrimonio arboreo delle ville comunali e quello lungo gli assi stradali della città.
Nell’immediatezza dell’evento ho ritenuto opportuno informare e sentire i consigli della Protezione civile nazionale, chiamando gli uffici del Prefetto Gabrielli e sull’accaduto ho anche presentato, lo scorso 11 novembre, un’interrogazione parlamentare (4-06813), tuttora senza risposta, per sollecitare gli organi di Governo a riconoscere lo stato di “calamità naturale” per i fatti accaduti il 5 novembre.
Ribadisco, come nella mia prima mail e nell’interrogazione, che dovrebbe essere attivata una procedura accelerata per il riconoscimento dello “stato di calamità naturale” per il territorio di Acireale.
Il Governo dovrà rendersi conto della gravità della situazione e della eccezionalità dell’evento che ha provocato rilevantissimi danni e spero che vorrà farsene carico congiuntamente agli organi di governo della Regione Siciliana.
Grato per quanto vorrai fare e per l’attenzione che vorrai dimostrare, invio cordiali saluti.
Basilio Catanoso