PALERMO – Un bimbo muore appena venuto al mondo. I genitori presentano una denuncia (“Siamo distrutti, era il nostro primo figlio”), ma i vertici della clinica escludono ogni responsabilità medica: “Siamo sicuri, considerato che tutte le procedure e i percorsi terapeutici si sono svolti nel rispetto dei protocolli sanitari, che le indagini che seguiranno escluderanno responsabilità medico-legali”.
Il caso denunciato dal papà del neonato è accaduto alla clinica Triolo-Zancla di Palermo. L’uomo racconta di essere arrivato nella casa di cure ieri mattina, intorno alle 11: “Mia moglie aveva le contrazioni ogni cinque minuti. È stata monitorata, il tracciato era buono. Ci dicevano che non c’era dilatazione e che bisognava aspettare”. Poi, ripercorre le fasi del dramma familiare: “Ieri sera, dopo più di dieci ore di sofferenza, la trasferiscono in sala parto. Ci dicono che manca poco, di ora in ora si fanno le 4 e 30”.
È l’ora del triste epilogo che il padre del bimbo racconta così: “Mio zio si reca in sala parto perché ci dicevano che era sempre tutto ok, ma c’era un movimento strano e in quel momento ci dicono che mio figlio era morto”. Adesso la giovane coppia chiede chiarezza e giustizia.
I responsabili della clinica palermitana escludono, però, sin d’ora che si sia trattato di un caso di malasanità: “Non abbiamo elementi evidenti che possano spiegare quanto accaduto. Il parto si è svolto in tempi e modi assolutamente normali, senza alcun evento premonitore, né segno clinico o strumentale che potesse far presagire il triste epilogo. Attendiamo fiduciosi le risposte che solo l’esame autoptico del neonato e gli accertamenti tecnici sull’accaduto potranno fornire. Ma siamo sicuri, che le indagini che seguiranno escluderanno responsabilità medico-legali”. Infine un pensiero rivolto ai genitori: “Comprendiamo Il dolore dei familiari del piccolo, ai quali esprimiamo la nostra vicinanza”.