BRUXELLES – Nessun aiuto per la Grecia da Europa e Fondo monetario internazionale. Per adesso dunque nessuna mano tesa per il paese ellenico. Non sono bastate oltre undici ore di riunione tra i ministri delle Finanze dei paesi dell’eurozona per raggiungere un accordo. Jean Claude Juncker, presidente dell’eurogruppo, ha così deciso di fermare i lavori, fissando per il prossimo lunedì un nuovo incontro. L’obiettivo è quello di definire meglio i profili tecnici di un eventuale pacchetto di aiuti.
La chiave di volta del problema greco è la sostenibilità del suo debito pubblico, stando alle parole del presidente Junker. Ad oggi, secondo le previsioni di Bruxelles, il debito pubblico greco supererà il 190 per cento nel 2014. Nella concessione del secondo pacchetto di aiuti da centotrenta miliardi di euro, il Fmi, la Banca centrale europea e i paesi dell’eurozona avevano fissato come obbiettivo, entro il 2020, il debito greco al 120 per cento, ma negli ultimi giorni sembra esserci la disponibilità ad un rinvio di due anni su questo obiettivo, anche se il fondo monetario internazionale non è intenzionato a concedere deroghe. Gli aiuti ad Atene, conferma Junker, non saranno argomento di discussione in occasione del vertice europeo sul quadro finanziario per il periodo 2014/2020.
