Netturbini, rientra la protesta |Entro dicembre due mensilità - Live Sicilia

Netturbini, rientra la protesta |Entro dicembre due mensilità

Ecolandia, l’azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti sul territorio, ha voluto rispondere a una lettera aperta scritta da un cittadino e pubblicata ieri.

RANDAZZO – È rientrato lo stato di agitazione degli operatori ecologici di Randazzo che stamattina, dopo giorni di sciopero non autorizzato che ha fatto scattare anche denunce per interruzione di pubblico servizio, hanno ripreso la regolare attività. A darne comunicazione la stessa Ecolandia, l’azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti sul territorio, volendo rispondere a una lettera aperta scritta da un cittadino e pubblicata ieri. A fronte delle colpe, si legge in questa, da ricercare “fra ditta appaltatrice e amministrazione comunale” per la situazione che periodicamente si ripresenta sul territorio, l’azienda puntualizza infatti che da parte propria ammonta a più di ottocentomila euro il credito vantato nei confronti del comune. Un credito che comunque resta nonostante di volta in volta si cerchi di trovare soluzioni tampone per mettersi in pari con il pagamento ai lavoratori delle mensilità arretrate.

Luglio, agosto, settembre e parte dello stipendio di giugno. Sono queste le spettanze non corrisposte che hanno portato nei giorni scorsi gli operatori a incrociare le braccia. Martedì l’incontro tra amministrazione, rappresentanti sindacali, lavoratori e ditta si era risolto in un nulla di fatto, con gli operatori fermi nella loro richiesta di ricevere subito quanto dovuto. Ma oggi, a sentire anche Enzo D’Amico, RSU della FP-Cgil, loro stessi hanno preferito interrompere spontaneamente la protesta volendo confidare nell’impegno preso in sede di riunione dall’Amministrazione, ossia saldo immediato del restante stipendio di giugno ed entro dicembre, come riferisce anche il vicesindaco Gianluca Lanza, il pagamento alla ditta di luglio e agosto così da potere corrispondere ai lavoratori altre due mensilità. Una soluzione questa che però soddisfa solo in parte, prosegue D’Amico, visto che nel frattempo si accumuleranno altri mesi da pagare e quindi altri stipendi arretrati. Situazione rientrata dunque per ora, ma la tensione resta ancora alta.

 


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