CALTANISSETTA- Il consiglio comunale di Caltanissetta si è spaccato ulteriormente da ieri sera, dopo che è stata bocciata a maggioranza la delibera per la riduzione del gettone di presenza ai consiglieri comunali. Una discussione andata avanti per sette ore su una proposta avanzata già ripetutamente nel corso degli ultimi sei mesi che mirava a ridimensionare i compensi previsti per i consiglieri e di destinare la somma ricavata (quasi centomila euro) alle numerose famiglie che a Caltanissetta si trovano in gravissimo stato di disagio economico. Stamani diversi consiglieri di centrosinistra ma anche del Pdl e del Gruppo misto hanno dichiarato che l’azzeramento della delibera “é stata una sconfitta per tutta la città soprattutto per i nisseni che si aspettavano un segnale di cambiamento nella gestione dell’amministrazione pubblica”.
La delibera di riduzione dei gettoni di presenza è stata bocciata con 13 voti contrari mentre altri 9 consiglieri ne avrebbero voluto l’approvazione. Al momento del voto erano assenti altri 6 consiglieri. Negli ultimi mesi la proposta era stata spinta da sei consiglieri di Pdl, Idv, Il megafono, Pd, i quali inizialmente hanno proposto un ridimensionamento del 50% del gettone di presenza. Poi ieri è stato presentato un emendamento per ridurre la spesa almeno del 30%. Neanche questa proposta, però, è andata a buon fine. Il Consiglio comunale di Caltanissetta “costa” circa 32-33 mila euro, con un tetto massimo per ciascun consigliere che non deve superare i 1.550 euro. Gli unici che hanno deciso di ridursi i compensi al momento sono stati il presidente del Consiglio Calogero Zummo (del Pd, che ha ridotto la propria indennità del 20%) e i consiglieri Felice Dierna e Ugo Lo Valvo (dell’Udc-Partito della nazione, che destinano il 50% alla Caritas).