Le opere di Nicola Pucci | Una pittura impossibile - Live Sicilia

Le opere di Nicola Pucci | Una pittura impossibile

Inaugurata la mostra a Villa Zito

PALERMO – Apparentemente surreali le opere di Nicola Pucci, oltre il visibile e il razionale in una reinterpretazione della realtà in cui il possibile e l’improbabile, si fondono.

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“Nicola Pucci. Opere 1999 – 2019”, l’antologica dell’artista palermitano, dal primo febbraio al 29 marzo 2020 a Villa Zito a Palermo, racconta gli ultimi vent’anni di ricerca del pittore, attraverso universi visionari, nel corpo a corpo, fra forma e materia, in cui tutto può accadere. Il percorso espositivo del poliedrico pittore, nel corso degli ultimi vent’anni.

Da una pittura figurativa inizialmente realistica, riversata recentemente in una sorta di negazione, del linguaggio iperrealista, per dare spazio ad alcuni aspetti concettuali. La vasta produzione artistica, a cura di Paola Nicita, propone una selezione di pitture e disegni, alcuni inediti, e una scultura realizzata appositamente per l’esposizione: uno dei suoi personaggi uscito dalla tela che conquista la tridimensionalità, quasi saltando da un basamento incongruo costituito da una carrozzina per bambini anni Cinquanta. “Epifànica e sorprendente, la pittura di Nicola Pucci distrugge le immagini e le ricostruisce – scrive la curatrice, Paola Nicita, nel suo testo in catalogo – Nel silenzio roboante di una tecnica precisa, oggettiva, rarefatta e concreta, scardinamento e rivoluzione sono le parole chiave del cambiamento: ma la modifica percettiva avviene senza alcun proclama, manifesto o guerriglia”. Figure, spesso sospese nello spazio, provenienti da fonti diverse in un unico dipinto, unite in un dialogo silenzioso, in un particolare gesto, immerse in atmosfere da sogno, teatrali e inquietanti, energie liberatorie percepibili in maniera chiara dai nostri sensi.

L’arte di Nicola Pucci, attinge a varie influenze, dal Surrealismo a quella del pittore irlandese, Francis Bacon, da cui si ispira per la capacità di fondere figura umana, gesto pittorico e cromatismo. “Una rielaborazione comunque di tendenze e movimenti, con una percezione a tratti distorta e ironica della realtà. Una trasformazione delle forme, un modo di far vivere i sensi più primitivi e istintivi- ci spiega Pucci- oltre che ampliare la percezione della realtà”. Ogni singolo lavoro dell’artista palermitano, induce al racconto autonomo in cui i protagonisti vanno cercati tra i personaggi e i movimenti, fermati nell’attimo, nella loro spinta, slancio ed entusiasmo. Qualcosa sta per accadere, atrofizza gli atleti, i diletti tori, gli amici galli, ma vengono bloccati in una dispersione spazio temporale dove i protagonisti rifuggono in una visione continuamente individuale.

“Il movimento diviene elemento essenziale, prosegue l’autore- determinante e senza compimento, dove tutto può accadere senza succedere : è la sospensione di un gesto. Le idee nascono dal disegno veloce in cui cerco di esprimere i pensieri che in quel momento mi attraversano. È un lavoro impulsivo e per lo più istintivo”. E in una “quadreria” che, in diversi formati, riassume alcuni dei passaggi fondamentali delle sue opere. È la velocità, l’elemento che contraddistingue l’arte di Nicola Pucci, i suoi personaggi, atleti, tanti animali, frammenti di vita in azione a rappresentare un fatto accaduto, ma con l’enfasi del movimento anche nell’immobilità del dipinto. È la tecnica stratigrafica, con cui realizza immagini a strati con decine di colpi di pennello, dove ogni immagine è costruita alternando velature e pittura gestuale e materica, in una sequenza lunga e continuata nel tempo, surreale e realistica allo stesso tempo, carica di energie purificatorie.

Il progetto espositivo, ideato dall’Associazione Settimana delle Culture, realizzato con il sostegno  della Fondazione Sicilia e il contributo della Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana, di partner privati, ancora una volta a testimonianza della maestrcontemporanea della Sicilia da sempre ispiratrice di artisti eccellenti.

 

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