Sesso a pagamento con una 16enne| Clienti, Naomi e Nicolicchia in aula - Live Sicilia

Sesso a pagamento con una 16enne| Clienti, Naomi e Nicolicchia in aula

Dario Nicolicchia

Medici, avvocati, poliziotti e imprenditori convocati per un incidente probatorio.

PALERMO – Si ritroveranno in aula il 4 novembre prossimo. Dario Nicolicchia, la ragazza di sedici anni che avrebbe fatto prostituire, e tutti i presunti clienti. Un incidente probatorio che, nella strategia difensiva dell’avvocato Cinzia Pecoraro, dovrebbe servire a smentire l’ipotesi accusatoria che l’uomo organizzasse gli incontri fra i clienti e Naomi – così si faceva chiamare la sedicenne – per soldi. Nel frattempo sul capo di Nicolicchia è piovuta l’accusa di avere cercato di sfruttare una seconda minorenni che di anni, all’epoca dei fatti, ne aveva tredici.

Il confronto fra Nicolicchia e la ragazzina si svolgerà davanti al giudice per le indagini preliminari Lorenzo Matassa dopo che l’avvocato Pecoraro, come prevede il codice, ha informato tutti gli indagati che hanno il diritto di partecipare all’assunzione dei mezzi di prova prima che si approdi alla fase processuale. All’udienza parteciperà anche la minorenne in qualità di persona offesa, assistita dagli avvocati Toni Palazzotto e Michele Palazzolo.  

Ci sarebbero stati parecchi uomini – tra cui avvocati, medici, ristoratori, poliziotti, imprenditori e impiegati – fra i clienti della ragazza. Ne sono stati identificati tredici, ma le indagini proseguono. Naomi sarebbe diventata l’oggetto del desiderio di un giro sempre più ampio di uomini disposti a spendere fra i 50 e i 300 euro per un rapporto sessuale. Lo dimostrerebbe la mole di contatti telefonici gestiti da Nicolicchia, alcuni dei quali protetti dall’anonimato. Nicolicchia avrebbe registrato la sua utenza su una piattaforma a pagamento, che serve a filtrare messaggi e chiamate per blindare i numeri da cui partono.

L’indagato ha sempre smentito che si trattasse di prestazioni sessuali a pagamento. I soldi erano un regalo non richiesto da parte degli uomini coinvolti nei giochi sessuali, senza che per altro nessuno fosse a conoscenza della vera età di Naomi. La ragazza diceva di essere maggiorenne. È questo uno dei punti che non convincono gli agenti della Squadra mobile di Palermo. Gli uomini, specie quelli con cui i rapporti si sono ripetuti, avrebbero dovuto accorgersi della sua giovanissima età.

 


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