Nicolosi, le unità cinofile dell’Arma onorano il cane Auro

Nicolosi, le unità cinofile dell’Arma onorano il cane Auro

La scomparsa del loro amico a quattro zampe e il ruolo insostituibile dei cinofili

CATANIA – I carabinieri onorano il loro amico a 4 zampe. E con tutta la forza istituzionale propria di chi appartiene ai ranghi della Benemerita, hanno reso noto a tutti la scomparsa di Auro, uno dei cani antidroga più abili dell’Arma, “in servizio”, così recita la nota, per otto anni al nucleo cinofili di Nicolosi.

Un comunicato stampa dell’Arma ricorda come Auro, bellissimo pastore tedesco addestrato e abilitato per la ricerca di stupefacenti, abbia portato al rinvenimento di ingenti quantità di droghe e che, nel 2018, il suo impegno era stato anche premiato con un elogio da parte del comandante della Legione carabinieri di Sicilia. E s’intitola proprio così: “Carabinieri Cinofili in lutto per la scomparsa del cane Auro”.

E pure lui a un certo punto aveva dovuto andare in congedo. Era “in pensione”, così scrive l’Arma, dal febbraio del 2021, perché non riusciva più di sostenere gli sforzi dell’impiego operativo. Da quattro anni, in pratica, faceva compagnia ai suoi “colleghi” a quattro zampe, quando non erano impegnati nelle varie attività sul territorio.

Il ruolo del Servizio Cinofili dell’Arma

Nell’occasione, va ricordato il ruolo insostituibile del servizio cinofili dell’Arma, da quasi 70 anni. Le unità cinofile dell’Arma hanno conseguito innumerevoli, preziosi risultati nel campo della polizia giudiziaria, accanto ai molti episodi di soccorso e di assistenza che hanno trovato risalto nella stampa nazionale.

Localizzare e seguire le tracce dei malviventi fiutando oggetti o capi di vestiario, individuare i nascondigli di armi, esplosivi e droga, ispezionare boschi, località impervie e casolari isolati nel corso di battute e rastrellamenti durante la ricerca di latitanti, inseguire e bloccare soggetti in fuga, cooperare alla sicurezza dei reparti dell’Arma impegnati in particolari condizioni ambientali e in situazioni di ordine pubblico. Sono queste e molte altre le attività del servizio Cinofili.

Determinante resta poi il loro impiego in caso di “intervento straordinario” in operazioni di soccorso, diretto in genere a salvare vite umane, ricercando persone travolte da valanghe o disperse nel caso di calamità naturali, come terremoti, alluvioni, inondazioni, crolli, esplosioni.

La squadra di ricerca molecolare

Dal 2013 il Servizio Cinofili dispone difatti anche di una “Squadra Ricerca Molecolare”, con sede a Firenze, che ha competenza su tutto il territorio nazionale e che, utilizzando esemplari di razza “Bloodhound”, si occupa della specifica ricerca di persona su traccia (“mantrailing”) per operazioni di Polizia Giudiziaria e di soccorso.

Attualmente l’Arma conta 24 nuclei cinofili distribuiti sul territorio nazionale e dipendenti dai reparti territoriali dove sono ubicati, a cui vanno aggiunti una squadra cinofili per il Nucleo Carabinieri di Castelporziano, posto alle dipendenze del Reparto Carabinieri Presidenza della Repubblica, un’unità presso la stazione Carabinieri Aeroporto MI-Linate e la Compagnia CC Aeroporti RM-Fiumicino, nonché unità presso taluni reparti del Comando Aeronautica Militare e del Comando Marina Militare.

Il servizio cinofili dell’Arma viene inoltre esportato anche all’estero, dove per convenzione prende il nome di K9 Unit (K9 – Canine), partecipando alle più rilevanti missioni internazionali di “peacekeeping” nei territori stravolti dai conflitti bellici, come avvenuto in passato in Bosnia/Erzegovina, Kosovo, Albania.

Il nucleo di Nicolosi supporta 4 province

Nella parte orientale della Sicilia, l’Arma dei Carabinieri dispone di unità cinofile, costituite da cane e conduttore, addestrate per la ricerca di persone, armi, esplosivi, sostanze stupefacenti, nonché per compiti di “Ordine Pubblico” presso il Nucleo Cinofili dei Carabinieri di Nicolosi, operando a supporto ai Comandi territoriali nelle province di Catania, Messina, Siracusa, Ragusa ed Enna.

Quello tra cane e conduttore è un binomio indissolubile e quando il cane, per ragioni di età, smette di lavorare per le Forze dell’Ordine, solitamente viene adottato dallo stesso conduttore, come accaduto per AURO, che è stato accudito con amore fino all’ultimo giorno.


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