CATANIA. Nonostante mesi di proteste, denunce e solleciti, da parte della Cisl Poste, i 10 mila lavoratori di Poste Italiane, in Sicilia non riescono più a fruire del Buon i pasto ticket restaurant previsti dal contratto. Ormai la quasi totalità degli esercizi convenzionati non accettano i buoni della “Qui Group Spa” e farne le spese sono i “soliti noti” ovvero i lavoratori. “È scandaloso e offensivo – afferma il segretario regionale della Cisl Poste Giuseppe Lanzafame – che dopo aver dimostrato per l’ennesima volta al nostro datore di lavoro nonchè Poste Italiane, che nonostante le migliaia di comunicazioni che sono pervenute alle direzioni del personale da parte dei lavoratori, il silenzio sia ancora tombale”.
“Poste Italiane nonostante sia a conoscenza di questa grave problematica – spiega il sindacalista – continua a fare orecchie da mercante e la quasi totalità degli esercizi convenzionati non accettano da tempo più i ticket che ci fornisce l’azienda. Poste se ci sei, batti un colpo, perché noi lavoratori aspettiamo da mesi! Come accade nel nostro sistema – spiega Lanzafame – nessuno è responsabile, ma 10.000 lavoratori hanno dei ticket che sono quasi diventati carta straccia. Un’azienda di servizi, la più grande del Paese, non è in grado di far rispettare quanto stabilito per legge. La Cisl Poste – conclude il segretario regionale – darà battaglia e se non ci saranno risposte positive da parte dell’azienda, saremo costretti a rivolgerci agli organi preposti affinché vengano tutelati e rispettati i nostri diritti. Oltre al danno di non avere la disponibilità dei buoni pasto, con il trascorrere del tempo i lavoratori otterranno la beffa di vedere ulteriormente compromesso e ridotto anche il loro potere di acquisto”.