Niente cabine a Mondello | Al massimo sdraio e ombrelloni - Live Sicilia

Niente cabine a Mondello | Al massimo sdraio e ombrelloni

Il Suap dirà no al montaggio delle cabine sulla spiaggia di Mondello, non rilasciando le concessioni onerose. Ma la magistratura contabile indaga sulla mancata riscossione degli oneri di 15 euro a metro cubo.

PALERMO - IL CASO
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PALERMO – Niente cabine a Mondello quest’anno. Al massimo, sedie e ombrelloni. Il Suap tira dritto per la sua strada e non sembra avere alcuna intenzione di rilasciare le concessioni edilizie in assenza del Pudm, il Piano d’uso del demanio marittimo che il Comune avrebbe dovuto adottare dal 2005 ma che non è ancora arrivato in consiglio comunale. Un ritardo che ha spinto il dirigente Paolo Basile, ad inizio mese, a mettere nero su bianco il diniego.

Il motivo è presto detto: visto che le cabine creano carico urbanistico, sono a tutti gli effetti delle costruzioni che quindi necessitano di una concessione onerosa. Insomma, il Comune avrebbe dovuto chiedere alle società fior di quattrini, circa 15 euro a metro cubo (come recita la tabella tariffaria approvata da Sala delle Lapidi nel 2011 alla voce “insediamenti turistici”). Considerando che una cabina è grande circa tre metri cubi, l’Italo Belga da sola avrebbe dovuto scucire 27mila euro. Somma che, in realtà, non andava chiesta ogni anno ma solo una volta, in concomitanza con il rilascio della concessione demaniale pluriennale che prorogata fino al 2015. Ma quest’anno il Comune non chiederà un bel niente, visto che le concessioni neanche le rilascerà. Piuttosto potrebbe farlo per il passato, ma ancora la questione è al vaglio degli uffici e non è detto che il Suap proceda in questo senso.

Una vicenda che affonda le radici indietro nel tempo e su cui sta indagando anche la Procura della Corte dei Conti che il 30 novembre 2012 ha anche ascoltato l’allora dirigente comunale, in seguito all’esposto presentato da una associazione di Mondello. Certo, chiedere 15 euro a metro cubo per una cabina, al pari di un albergo, sarebbe anche paradossale, per questo il consiglio comunale potrebbe intervenire per rimodulare le tariffe. Ma esiste anche una via d’uscita all’annosa vicenda, che riguarda 18 tra lidi e ristoranti entro i 150 metri dalla costa ai quali il Suap negherà ogni autorizzazione ad operare: Sala delle Lapidi potrebbe approvare il Pudm subito (considerato che il tempo di pubblicazione scade giovedì) con norme transitorie che consentano agli uffici di rilasciare le concessioni, nelle more che la Regione dia il disco verde definitivo. Altrimenti il Suap tirerà dritto, nonostante le pressioni.

“Come commissione – dice Paolo Caracausi, presidente della commissione Attività produttive del Comune – abbiamo incontrato le associazioni di categoria che hanno lanciato il loro allarme. Per questo ho scritto una nota al sindaco, agli assessori Di Marco e Giuffrè e ai dirigenti per chiedere l’immediata convocazione di un tavolo tecnico che trovi una soluzione alla vicenda che da un lato consenta il rispetto delle norme, ma dall’altro non metta a rischio la stagione estiva specie in un periodo di crisi come questo”.

“Il Pudm ritarda, anche se il 10 quasi certamente sarà in consiglio comunale – dice il capogruppo di Fi Giulio Tantillo – immagino che il consiglio, in modo responsabile, lo voterà nel giro di pochissimo tempo ma non prima di maggio. L’amministrazione è inspiegabilmente in ritardo, non certo per Sala delle Lapidi, sarà l’assessore a dovercelo spiegare. Non so come sia andata la vicenda degli oneri, ma credo sia un problema legato non solo a questa vicenda: rivedremo la delibera che includeva ben altro e mi pare avesse anche termini ben precisi”.

“Il Comune garantisca subito l’avvio della stagione balneare a Mondello con un intervento temporaneo per evitare di compromettere un settore già martoriato dalla crisi che rischia di danneggiare fortemente centinaia di lavoratori diretti e dell’indotto – chiede Marianna Flauto della Uiltucs – il problema è che questi ritardi stanno danneggiando già tutti quei lavoratori che beneficiano di un contratto di pochi mesi grazie al quale percepiranno l’indennità di disoccupazione. Ma se le attività non inizieranno subito, questi lavoratori rischiano di non poter ricevere neanche la mini Aspi. Capiamo che il Comune non ha ancora realizzato un piano, ma si faccia una deroga e a settembre si riveda la situazione. Non critichiamo il fatto che ci sia un problema, ma che si pensi di risolverlo all’ultimo minuto. Non ce lo possiamo permettere, con tutti i problemi occupazioni. In questo momento di crisi non possiamo danneggiare i lavoratori a causa della burocrazia. Si faccia un provvedimento temporaneo e successivamente si affronti il problema in maniera organica. Chiediamo al Comune, al sindaco in prima persona, di intervenire affinché si eviti di danneggiare l’economia e compromettere i livelli occupazionali di un settore, quello del turismo, già martoriato dalla crisi e che non comprende solo i lavoratori degli stabilimenti ma tutto l’indotto che beneficia della presenza di bagnanti sul litorale”.

Ma il Pudm potrebbe riservare anche qualche altra nota dolente. Tra le osservazioni giunte al Comune, infatti, c’è anche quella dell’Albaria che lamenta l’eliminazione dei varchi pubblici da cinque metri l’uno per il libero accesso a Mondello, previsti ogni 100 metri.


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