ROMA – Silvano Trevisan, l’ingegnere italiano 69enne rapito in Nigeria tre settimane fa, è morto. Lo ha confermato ufficialmente la Farnesina. Trevisan era stato sequestrato insieme ad altri sei colleghi tra il 16 e il 17 febbraio nello Stato Federale di Bauchi. La Farnesina ha definito l’esecuzione degli ostaggi un atroce atto di terrorismo, per cui l’Italia esprime la più ferma condanna.
La notizia dell’assassinio degli ostaggi è inizialmente apparsa sul sito estremista islamico. La motivazione dell’esecuzione sarebbe stato un presunto tentativo delle forze dell’ordine nigeriane insieme a quelle del Regno Unito di liberare i sette uomini. Per farlo avrebbero ucciso due musulmani. Tra i sette stranieri rapiti, oltre a Trevisan, c’erano tre lavoratori libanesi, un greco, un britannico e un filippino.