Niko Pandetta sotto processo: "Aveva un cellulare" - Live Sicilia

Col cellulare nonostante il divieto: altro processo per Pandetta

Il cantante accusato di aver violato il decreto sulle misure di prevenzione

CATANIA – Avrebbe violato le misure di prevenzione: per questo Niko Pandetta, cantante neomelodico e trapper catanese di 32 anni, è da oggi sotto processo a Milano. Pandetta è già detenuto per una condanna definitiva per spaccio ed evasione, ed è spesso finito al centro di polemiche per i testi delle sue canzoni.

Il processo a Niko Pandetta

Nel processo che si è aperto oggi davanti al giudice Nunzio Buzzanca, della terza sezione penale, Niko Pandetta è accusato dalla Procura milanese di avere violato il decreto sulle misure di prevenzione. In particolare, si legge nell’imputazione citata da agenzia Ansa, Pandetta avrebbe posseduto un telefono cellulare nonostante fosse stato sottoposto ad “avviso orale” da parte del Questore di Catania nel 2015.

Proprio sulla base della misura di prevenzione applicata il possesso di un telefono non è permesso, e per questo motivo a Pandetta fu sequestrato quel cellulare nel 2020.

Il parere della difesa

Come fa notare il legale di Niko Pandetta Niccolò Vecchioni, però, la Corte costituzionale con una sentenza dello scorso febbraio ha dichiarato “illegittima la norma del codice antimafia che consentiva al questore di vietare l’utilizzo di ‘apparati di comunicazione radiotrasmittenti’ a soggetti ritenuti socialmente pericolosi”.

Questa disposizione, chiarisce il legale, “confligge” con il “principio di libertà di comunicazione” sancito dalla Costituzione. Per questo la difesa “sulla scorta di questa sentenza” ha chiesto oggi “l’immediato proscioglimento” di Pandetta. Il giudice deciderà a maggio.


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