“Mentre la Confindustria di Palermo propone un piano che aumenta enormemente la presenza parchi e di verde, la commissione all’Ars vara un disegno di legge che cerca di sanare le case abusive. Sono due mondi diversi e due Sicilie anche diverse”. La critica Di Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia, arriva a margine della conferenza stampa indetta nella sede palermitana degli industriali, in occasione della presentazione di un piano di rinascita per il capoluogo siciliano.
Un piano di investimenti di 500 milioni di euro e con 3.700.000 mq di verde che saranno ricavati da spazi già esistenti: spazi sotto stimati, non utilizzati o non resi pubblici. Sono questi i primi numeri del progetto lanciato da Confindustria per il rilancio del capoluogo siciliano. “14.11.2011 Basta un giorno per cambiare Palermo”. È questo il titolo dell’incontro che gli industriali hanno fissato per lunedì mattina presso il teatro Politeama per presentare ai cittadini l’intero progetto.
“Speriamo che questo progetto possa essere condiviso dalle amministrazioni locali, dalla Regione e dal mondo politico nella sua interezza” ha di nuovo aggiunto Lo Bello. Ma a discutere la condotta dell’amministrazione è anche Alessandro Albanese, presidente provinciale di Confindustria. “Quello che non abbiamo avuto dalla politica in questi anni sono le risposte, sia negative che positive. Sei-sette piani giacciono in Consiglio comunale. Oggi Confindustria si fa carico di quegli interessi che possono far ripartire la città, a partire dalla fiscalità. Il nostro interlocutore principale è la Regione, un’istituzione che ci consente di scavalcare molti impedimenti burocratici”.
“Noi – ha spiegato Albanese – faremo quest’unica proposta che si articola in due fasi: una strategica di politica e amministrazione che intende toccare la liberalizzazione dei servizi pubblici locali, la cultura di impresa e i giovani che sono ormai abbandonati”. “L’altra proposta è fortemente economica che attraversa anche una parte urbanistica. Abbiamo commissionato un masterplan Tutto ciò è possibile con le finanze private, la nostra chiave di volta. Chiediamo al pubblico – ha concluso – che ci dia la possibilità di intervenire, senza sconti in termini di legalità”.