Palermo – In occasione della campagna “A Natale difendiamo il bene”, organizzata da Addiopizzo, al teatro Biondo va in scena lo spettacolo “Nomi, cognomi e infami – Storie di mafia e di camorra e di chi ha scelto di non piegarsi agli uomini d’onore”, scritto e interpretato da Giulio Cavalli e prodotto da “Bottega dei mestieri teatrali” con il sostegno di Next – Regione Lombardia e Fondazione Cariplo-Etre.
Giulio Cavalli narra in prima persona i fatti, i nomi, le facce di una vita che non ha né onore né dignità. Storie di mafia e di camorra, per cercare di far chiarezza su episodi tristemente noti, come l’omicidio di Paolo Borsellino, o per riportare alla luce figure meno note come il magistrato Bruno Caccia, ucciso a Torino dalla ’ndrangheta per le sue indagini sulle attività illegali sviluppatesi in Piemonte.
Una narrazione tesa e schietta, a tratti anche ironica, che rievoca i fatti chiamando in causa pure chi questi fatti ha cercato di capirli e di contrastarli, come Giuseppe Fava, e chi li combatte quotidianamente come i ragazzi di Addiopizzo. Nomi, cognomi e infami è un percorso che attraversa i tanti volti della malavita e le storie ad essa collegate, ma anche la storia personale e artistica dello steso Cavalli, costretto a vivere sotto scorta a causa delle minacce ricevute dalla mafia.
Con questa iniziativa il Comitato Addiopizzo sostiene il nuovo corso del Teatro Biondo, ed entrambi esprimono solidarietà ai magistrati antimafia delle procure siciliane.