Nomine ai vertici Sac |La nota di Giuseppe Caudo - Live Sicilia

Nomine ai vertici Sac |La nota di Giuseppe Caudo

"Avranno di fronte grandi sfide, tra queste la più grande sarà dimostrare che il cambiamento è possibile".

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CATANIA – “Come era ampiamente prevedibile sulle nomine dell’aeroporto di Catania siamo alle solite. Comunicati al vetriolo, minacce di bloccare tutto con esposti di varia natura, storie già viste negli ultimi 10 anni i cui protagonisti non sembrano cambiare. Al centro di questa battaglia c’è sempre la gestione dell’aeroporto Catanese, un simbolo di quella che vuole essere una Sicilia che ci piace che non vuole arrendersi.

Partiamo dal dato storico, ma è possibile che i soggetti che oggi gridano allo scandalo, pronti a fare le barricate, siano gli stessi che da quasi un decennio riempiono pagine di giornali e aule di tribunali su questa gestione?

Come ci si può ancora rifiutare di capire che – da Palermo a Bruxelles, passando da Roma – si chiede a certa politica di fare un passo indietro su vicende di questo tipo?

I cittadini chiedono, sempre con maggiore forza, una rottura con il sistema di potere che vede la politica spartirsi cariche che hanno ricadute enormi sull’economia e che necessitano di essere gestite con un nuovo approccio, con competenza, progettualità slegata agli interessi di Bottega e discontinuità.

Pensare che il Presidente Crocetta avrebbe trattato questo argomento con i canoni del passato significa non volersi arrendere, ancora una volta, all’evidenza che, se, in Sicilia, nulla ha funzionato è perché determinati metodi e schemi sono stati zavorre per lo sviluppo dell’Isola.

Appare evidente che se a gridare allo scandalo e fare le barricate sono sempre gli stessi nomi qualcosa non funziona, come appare evidente che se queste nomine hanno fatto saltare i nervi alla Politica, ancora una volta il Presidente Crocetta sta dimostrando, nel quotidiano governo, che il sistema si può combattere e cambiare dall’interno.

Certo sarebbe stato più semplice il sistema di sempre, tutti calmi e soddisfatti, ma ancora una volta avrebbe perso la Sicilia.

La Sicilia vincerà le sfide del futuro se riuscirà ad emanciparsi da questi schemi e se la politica si preoccuperà sempre meno dei singoli consensi e sempre più del consenso.

Tra le questioni che vengono poste sul tavolo alcune hanno dell’incredibile: salta agli occhi il fatto che si affidi la gestione del più grande aeroporto siciliano a due donne; ancora in Sicilia, il genere diventa titolo di un giornale. Si discutono le competenze -come a dire se non hai gestito un aeroporto non puoi gestirlo- per cui anche se si è un manager di successo si può fare tutto ma l’ aeroporto di Catania è precluso. A sostegno di questa tesi, molti, che dovrebbero avere un altro piglio nell’affrontare queste questioni nel loro DNA, l’ ultima questione è forse la più di colore: perché reclutarle dall’ Università di Messina e non magari da quella di Catania? Come se rappresentare un aeroporto, come quello Internazionale di Catania, possa ancora essere una questione cittadina e non debba invece essere considerata una questione Europea.

Auguri ai nuovi vertici della SAC, avranno di fronte grandi sfide, tra queste la più grande sarà dimostrare che il cambiamento è possibile!! Siamo certi che anche questa opera di destrutturazione di una vecchia idea della gestione dell’aeroporto arriverà a caduta sui lavoratori, sulla lotta ad alcuni privilegi e quindi allo sviluppo della nostra martoriata terra”.

 


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