Ventiquattro nomine in 80 giorni | Crocetta e la Sicilia dei commissari - Live Sicilia

Ventiquattro nomine in 80 giorni | Crocetta e la Sicilia dei commissari

Le delibere di nomina (clicca per ingrandire)

Gli ultimi fedelissimi del presidente al vertice delle Città metropolitane.

PALERMO – Con gli ultimi tre, designati al vertice delle Città metropolitane, fanno 24 in 80 giorni. E se si esclude il mese di agosto, in cui si sono di fatto fermate le attività del governo per la pausa estiva, il rapporto scende a 24 nomine in 50 giorni. In pratica una ogni due giorni. Sono i commissari di Crocetta, il vero segno distintivo di questa legislatura. Piazzati ovunque, al vertice di aziende sanitarie ed enti locali e regionali, sono il frutto di un caos costante. Di una mancanza di programmazione cronica, di un affastellarsi di norme, leggi, provvedimenti che hanno sempre “costretto” al ricorso a questi fedelissimi: che rispondono solo al governatore.

Città metropolitane e Irsap

Le delibere di nomina (clicca per ingrandire)

Se si dà una semplice occhiata all’elenco delle delibere del governo degli ultimi tre mesi ci si imbatte in questa teoria di nomi e incarichi. Gli ultimi non ci sono ancora: diventeranno ufficiali per decreto, senza passare dalla giunta. Le nomine di Girolamo Di Fazio, Salvo Cocina e Francesco Calanna al posto di Leoluca Orlando, Enzo Bianco e Renato Accorinti al vertice delle Città metropolitane, sono infatti solo le ultime. Anzi le penultime. “Un atto dovuto, che ho dovuto compiere a malincuore, per evitare guai con la Corte dei conti” ha spiegato Crocetta che ha “ripudiato” la riforma-flop delle Province della quale la nomina degli ultimi commissari è solo la puntata più recente. Nel frattempo, l’Irsap, dopo le dimissioni dell’ex commissario (un altro) Maria Grazia Brandara (commissario nel frattempo del Comune di Licata) ha nominato due commissari ad acta: Gaetano Clemente e Angela Di Stefano. Dovranno occuparsi degli atti indifferibili e urgenti, oltre che dei bilanci.

I fedelissimi alle case popolari

Circa un mese fa, invece, sono arrivati i nuovi commissari degli Istituti autonomi per le case popolari. Una vera e propria “occupazione” dei militanti del Megafono di Crocetta. A Caltanissetta va Enrico Vella componente del gabinetto del governatore, a Messina Francesco Calanna ex commissario dell’Eas e vicinissimo a Beppe Lumia, a Catania altra fedelissima come Cettina Foti, a Ragusa Loredana Lauretta, altra componente storica del cerchio magico del presidente, per arrivare a Totò Gueli, ex cuffariano oggi fedelissimo di Beppe Lumia, inviato a guidare l’ente a Trapani.

La Sanità sempre nel caos

Altro caos, nella Sanità. La decisione di Crocetta di blindare alcuni dei suoi più fedeli direttori generali di Asp e Ospedali, ha infatti scatenato la reazione dell’Assemblea regionale siciliana che pochi mesi fa ha approvato una norma che ha costretto il governatore a nominare dei commissari, al posto dei manager. E così ecco le nomine al Papardo di Messina Maria Letizia Di Liberti, all’Azienda ospedaliera Ospedali Riuniti Villa Sofia – Cervello di Palermo Maurizio Aricò, al Policlinico di Palermo Fabrizio De Nicola, al Garibaldi di Catania Giorgio Santonocito, al Civico di Palermo Giovanni Migliore, all’Asp di Trapani Giovanni Bavetta, all’Asp di Ragusa Salvatore Lucio Ficarra, all’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta, all’Asp di Messina Gaetano Sirna, all’Asp di Palermo Antonio Candela, all’Asp di Agrigento Gervasio Venuti.

Commissari e vecchi guai

Tutto in ottanta giorni: tra la fine di luglio e pochi giorni fa. Ma ovviamente, non sono questi gli unici commissari che hanno popolato la legislatura. Anzi. Oggi è persino difficile fare una stima: certamente si supera quota 60-70, avvicinandoci probabilmente a quota cento. Basti pensare, ad esempio, alle facce e ai nomi che hanno scandito la “rivoluzione” nella Sanità. Nomine che hanno portato in dote qualche “guaio”, come la recente condanna della Corte dei conti nei confronti di Giacomo Sampieri, commissario a Villa Sofia-Cervello e tra i più vicini allo stesso Crocetta. E tanti, tantissimi sono stati i commissari delle ex Province, commissariate fin dal 2013. Tra questi, tanti fedelissimi del presidente, compreso il suo capo di gabinetto, dirigenti amici e anche Antonio Ingroia, giunto per un attimo al vertice del Libero consorzio, prima che l’Anac intervenisse ricordando che un esterno non può ricevere più di un incarico di quel tipo. Esattamente lo stesso motivo per il quale traballa già l’ultima nomina: quella del commissario Francesco Calanna. Un esterno della Regione, ma anche “uno e trino”: non solo bi-commissario (alla Città metropolitana e allo Iacp messinesi), ma anche segretario particolare dell’assessore alle Infrastrutture Luigi Bosco. Che a ben guardare, le nomine sono tante, ma la cerchia dei commissari di Crocetta non è poi tanto larga.


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