"Non agirono per conto dei boss" | No alla sorveglianza speciale - Live Sicilia

“Non agirono per conto dei boss” | No alla sorveglianza speciale

Giovanni Filardo

La decisione della sezione Misure di prevenzione del tribunale nei confronti dei familiari dell'imprenditore castelvetranese Giovanni Filardo (nella foto), legato al boss Messina Denaro.

maFIA, TRAPANI
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TRAPANI – Nessuna misura di prevenzione e sorveglianza speciale nei confronti dei familiari dell’imprenditore castelvetranese Giovanni Filardo, personaggio legato al boss latitante Matteo Messina Denaro e attualmente coinvolto in diversi filoni di indagine che hanno anche provocato il suo arresto. La Procura di Palermo aveva chiesto l’applicazione della sorveglianza speciale per la moglie e le figlie di Filardo, Francesca Barresi, 47 anni, Valentina e Floriana Filardo, 29 e 28 anni. I giudici accogliendo la richiesta dei difensori delle tre donne, avvocati Nino Caleca e Roberto Mangano, hanno rigettato la richiesta.

Le tre donne non sono socialmente pericolose. La vicenda processuale ha preso spunto dal troncone di indagini che hanno riguardato l’imprenditore Giovanni Filardo. Alcune intercettazioni condotte in carcere avevano permesso di accertare agli investigatori l’esistenza di ordini impartiti dal Filardo alla moglie e alla figlie a proposito di denaro da far sparire dai conti correnti ufficialmente a lui riconducibili e di intestazioni societarie. Forniva istruzioni per l’apertura di conti correnti intestati alle figlie per farli transitare una somma pari a 200 mila euro, si lamentava anche che il trasferimento di denaro (5 mila euro alla volta) avveniva troppo lentamente e addirittura in alcuni passaggi veniva ascoltato dare istruzioni “per sotterrare il denaro”. Per la Procura di Palermo si sarebbe stati dinanzi a comportamenti tipici dell’intestazione fittizia di beni al fine anche di favorire l’organizzazione mafiosa. Tesi respinta dalle difese e confermate dai giudici del Tribunale delle misure di prevenzione di Trapani, presidente giudice Franco Messina.

Le condotte sono state compiute ma nulla hanno avuto a che spartire con gli interessi di Cosa nostra. Le tre donne hanno agito aderendo agli ordini di Filardo che come marito e padre, scrivono i giudici, è apparso essere nei propri comportamenti con i familiari un “caudillo indiscusso”. In particolare i giudici hanno scritto, a motivazione della insussistenza di comportamenti illeciti da parte di Francesca Barresi e delle sue figlie Valentina e Floriana, e della inesistenza di qualsiasi ipotesi di pericolosità sociale, sostenendo che si è stati dinanzi solo ed esclusivamente a eventi familiari, nulla c’entra l’organizzazione mafiosa Cosa nostra: “Hanno agito solo ed esclusivamente nell’interesse della loro famiglia nucleare, e sotto le direttive del marito e del padre, di tal che deve affermarsi che non vi sono indici rivelatori della probabilità di compiere future condotte pefturbatrici dell’ordine sociale costituzionale o dell’ordine economico”.

Filardo ed i suoi familiari, moglie e figlie, furono arrestati nell’ambito dell’operazione Eden a fine 2013. Il procedimento è poi proseguito solo nei riguardi del capo famiglia. Giovanni Filardo inoltre è imputato in un procedimento di confisca di beni, distinto da quello che ha riguardato la moglie e le figlie.


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