"Non limitiamoci a vivere questa giornata soltanto oggi" - Live Sicilia

“Non limitiamoci a vivere questa giornata soltanto oggi”

Mariagrazia Felicioli è la Presidente dell’associazione “Insieme per la vita”
IL 25 NOVEMBRE
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3 min di lettura

Maria Grazia Felicioli, è Presidente dell’associazione “Insieme per la vita” e da dieci anni impegnata a contrastare ogni forma di violenza tra pari e di genere. Persona che, ogni giorno, si confronta con una tematica oggi più che mai agli “onori” della cronaca.  

Presidente, come nasce il suo impegno contro le violenze tra pari e di genere? 

Nel 2015 sono stata la promotrice della prima panchina rossa a Catania, proprio ai piedi del tribunale. Tornando a casa ho assistito all’ennesimo caso di femminicidio e ho pensato che il mio impegno non si poteva fermare lì. Adesso è diventata la mia missione.

Quanto sono “coinvolti” la nostra città ed il suo hinterland da questo fenomeno? 

In questo 2023, è aumentato il numero di donne che si è rivolto al nostro centro e molte più donne si sono rivolte a noi dopo aver denunciato, anche se spesso si rivolgono a noi perché hanno paura ma non la forza e il coraggio di denunciare. Risulta evidente quindi che purtroppo anche la nostra città e il suo hinterland ne sono molto “coinvolti”…

Che idea si è fatta del clamore mediatico di questi giorni? 

Questi sono giorni particolari e non solo per la “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, ma anche perché in questi giorni siamo stati tutti scossi dal femminicidio di Giulia. Non dobbiamo però dimenticare mai che il 25 novembre è ogni giorno e che le azioni mirate a contrastarla non devono limitarsi a quest’unica giornata.

La sua associazione, nata a Catania nel 2018, e con sede all’interno di un bene confiscato alla mafia dal Comune di Catania, è tra le più impegnate nel contrastare questa realtà. Quali sono i servizi che offrite e le attività che portate avanti?  

La nostra associazione è impegnata a contrastare la violenza di genere nelle scuole di ogni ordine e grado, con campagne di sensibilizzazione, informazione e prevenzione. Nel nostro centro offriamo consulenza gratuita, psicologica e legale , organizziamo corsi di autodifesa e antiaggressione femminile  e corsi di orientamento e di inserimento per le donne nel mondo del lavoro. Inoltre, avendo stipulato un protocollo d’intesa con il Sim dei carabinieri (SINDACATO ITALIANO MILITARI CARABINIERI), organizziamo incontri formativi e informativi sulla legalità e sulla violenza di genere in generale.

Esistono, secondo lei, delle soluzioni concrete alle quali la politica non ha ancora pensato? 

Dopo il terribile femminicidio di Giulia Cecchettin, la politica si sta muovendo per intervenire riguardo la legislazione in materia; dal Governo si attende una votazione lampo per il rafforzamento del Codice Rosso. Forse ancora però siamo lontani dalla soluzione  definitiva. Il femminicidio uccide più delle vittime di mafia, non si può e non si deve più sottovalutare, o tantomeno abituarci. Impossibile! Occorre agire e subito.
Indubbiamente però i centri antiviolenza avrebbero bisogno di essere supportati con maggiore fondi e maggiori risorse risorse.

Cosa si sentirebbe di consigliare a chi invece oggi sta vivendo questo dramma in prima persona? 

A chi vive questo dramma in prima persona,  mi sento di dire che innanzitutto non deve sentirsi sola, e per quanto drammatica e senza vie d’uscita la situazione possa sembrare, liberarsi dalla violenza è possibile. Parlare, parlarne, raccontarsi, è’ fondamentale. Rivolgersi ai centri antiviolenza, in cui SI può trovare sostegno psicologico, assistenza legale e protezione, può essere un primo passo. 
#Insiemeperlavita sta al fianco di ogni donna che chiede aiuto!


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