“Leggo sulla stampa che mi si attribuirebbero responsabilità nella gestione degli appalti pubblici della mia provincia, relativi agli anni ’80, e comunque antecedenti al 2000, e che pertanto eventuali reati sarebbero già prescritti. Nel ribadire la mia più assoluta estraneità, che non mi sarà difficile dimostrare con prove indiscutibili, dirò ai magistrati della Procura di Caltanissetta – che mi sentiranno e che stanno facendo un lavoro serio e approfondito – che non intendo accettare alcuna prescrizione che possa riguardarmi avendo a cuore l’accertamento della verità”. Lo afferma l’ex ministro Salvatore Cardinale, a proposito dell’inchiesta su mafia e appalti che lo vede indagato insieme ad altri politici.
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