Non si ferma all'alt dei carabinieri | Giovane ferito a una spalla - Live Sicilia

Non si ferma all’alt dei carabinieri | Giovane ferito a una spalla

Gianfilippo Di Natale, 23 anni, è adesso ricoverato, non in gravi condizioni, a Catania.

ENNA – Non si sarebbe fermato all’alt di un posto di blocco dei carabinieri, mentre era alla guida di un’auto rubata, e ne è scaturita una sparatoria in cui è rimasto ferito alla spalla da un colpo esploso da militari. E’ accaduto nelle campagne tra Barrafranca e Pietraperzia, nell’Ennese. Gianfilippo Di Natale, 23 anni, è adesso ricoverato, non in gravi condizioni, nell’ospedale Garibaldi Nesima di Catania. Sull’episodio, avvenuto in contrada Tardaria, ha aperto un’inchiesta la Procura di Enna. Secondo una prima ricostruzione una pattuglia dei carabinieri che stava effettuando servizi di controllo in strade poco frequentate ha imposto l’alt a un’auto. Di Natale , che guidava la vettura, poi risultata rubata, non si é fermato allo stop dei militari, dalla fuga è scaturita la sparatoria in cui è rimasto ferito.

I carabinieri chiariscono che erano intervenuti nel piazzale di sosta dei mezzi dopo una segnalazione su due persone con passamontagna, probabilmente intente a cercare di sottrarre il carburante. I due però alla vista della pattuglia si sono dati alla fuga su Fiat Uno bianca, poi risultata rubata nei giorni scorsi a Barrafranca. Sono stati predisposti posti di blocco nella zona e la pattuglia di servizio in contrada Tardaria è riuscita ad individuare l’auto. Di Natale avrebbe provato a forzare il posto di blocco non fermandosi all’alt, Nella corsa avrebbe tentato di investire uno dei militari, rimasto lievemente ferito, che ha estratto la pistola ed ha sparato un colpo che ha ferito il giovane ad una spalla. Di Natale, nonostante la ferita, insieme al complice è fuggito per le campagne a piedi, ma è stato raggiunto e bloccato, mentre l’altro è riuscito a scappare. Le condizioni di Di Natale, in arresto per tentato omicidio, resistenza e ricettazione dell’auto rubata, non sono gravi. (ANSA).

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