Nonno Jimmy Fontana: rosa protagonisti - Live Sicilia

Nonno Jimmy Fontana: rosa protagonisti

Parla l'ex portierone rosanero
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2 min di lettura

di MARCO GULLA’

È già parecchio che non si parla più di lui.  Alberto “Jimmy” Fontana dopo avere vissuto gli ultimi mesi di carriera da separato in casa con il Palermo, ha deciso di appendere i guanti al chiodo, e godersi il pensionamento calcistico, in attesa di decidere se voler tornare in quel mondo che per tantissimi anni lo ha visto protagonista. Il buon e vecchio Jimmy è rimasto caro a tutta la tifoseria rosanero, a lui, Palermo, piace ancora, infatti in questi giorni si trova a girovagare per le vie del capoluogo siciliano, ma attenzione, come lui stesso ha detto: “Solo in ferie”. Fontana, intervistato da livesicilia, esprime soddisfazione per il trend positivo della squadra rosanero: “Non mi sorprendo che il Palermo sia al quarto posto, l’organico è ottimo, rinforzato da validi giovani che pian piano diventeranno protagonisti del campionato italiano. I successi raggiunti sono tutti meritati e voluti, soprattutto quello contro l’Udinese, i miei ex compagni quella vittoria l’hanno cercata, l’hanno voluta e alla fine l’hanno trovata. Quando giochi così, la fortuna te la cerchi tu stesso”. Scherzi del destino, Fontana, l’ultima partita della sua carriera la giocò l’anno scorso proprio contro l’Inter, quell’Inter che tanto ha amato prima di Palermo. “La ricordo ancora quella partita, perdemmo per due gemme di Ibrahimovic, ma non giocammo male. Per me è un onore avere preso l’ultimo gol da un campione come Ibra”. Jimmy, se ci fosse il tempo parlerebbe per ore e ore, e decide lui stesso di continuare a percorrere quel binario rosaneroazzurro che porta dritto alla partita di domani sera a San Siro, tra le due sue ex squadre. “Il Palermo non ha niente da perdere – sostiene Fontana – può fare risultato perché è finalmente convinto dei propri mezzi. E’ sicuro, determinato, per adesso può battere chiunque. Non vedo perché non debba provarci. Mi piace molto la mentalità che ha acquisito grazie a Zenga, lui è un gran tecnico ma anche un ottimo motivatore. Inter? La squadra di Mourinho in Italia è devastante, in Europa meno. Ha però dei punti deboli, deve essere bravo il Palermo a capire quali siano. Posso dare un consiglio ai miei ex compagni, ossia quello di non farsi schiacciare nella propria metacampo, sarebbe letale”. Il “nonnetto volante” non vuole parlare di alcune cartoline scolorite del passato (divorzio dal Palermo, ndr) e l’ultima parte della chiacchierata la dedica per elogiare Walterino Sirigu. “Quel soprannome glielo mettemmo io e il preparatore dei portiere Di Iorio. Lo sapevo che avrebbe fatto strada, si sta comportando da gran professionista, è un ottimo portiere ed è il futuro del Palermo. Però, voglio al contempo elogiare Rubinho, è uno dei migliori portieri della serie A, non giudicatelo adesso”.

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