Notte blu al Politeama | Autismo e speranza - Live Sicilia

Notte blu al Politeama | Autismo e speranza

Cronaca di una serata speciale, a Palermo. GUARDA IL VIDEO

Palermo
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PALERMO– In occasione della giornata mondiale dell’autismo, il teatro Politeama si tinge di blu. L’iniziativa, proposta dal comitato “L’autismo parla”, in collaborazione con il comune di Palermo, ha visto protagonisti i ragazzi autistici e le loro famiglie. Al termine della manifestazione in teatro, all’esterno ha avuto luogo una fiaccolata di solidarietà. “Oggi si è rotto il muro del silenzio” . Così Rosi Pennino, membro fondatore del comitato “L’autismo parla” ha spiegato le ragioni dell’evento. Sono circa cinquemila in tutta la Sicilia le persone affette da autismo. C’è chi non resta indifferente. Chi urla e decide di dar voce a chi non ne ha. È questo l’obiettivo del 2 aprile.

“Ciò che è importante – afferma Luigi Lo Giudice dell’Asp di Palermo – è trovare una chiave interpretativa che permetta una corretta e adeguata comunicazione con i soggetti affetti da autismo”. C’è chi, una chiave l’ha trovata. Per esempio, è proprio grazie alla musica che Alessio Allegra, brillante pianista, ha aperto lo spettacolo. “La musica per me – ha detto – è una spinta. Mi permette di lottare e di comunicare. Tutto il mondo può cambiare. Dobbiamo essere forti.” Allegra, non è stato l’unico artista della serata. Si sono esibiti diversi ragazzi. Musicisti, cantanti ed attori. Tutti insieme per dire che l’autismo, non è uno scoglio insormontabile.

“Chiediamo maggiore supporto per le famiglie – afferma Gaetano Mormando membro del comitato l’autismo parla -. La vera battaglia inizia da giorno 3 aprile, quando i riflettori si spengono e noi genitori siamo costretti a rincorrere quelli che dovrebbero essere i diritti dei nostri figli”.  Tra i partecipanti della fiaccolata c’era anche il sindaco Leoluca Orlando. “Oggi siamo qui per i diritti dei nostri figli – spiega Rosi Pennino -. Non ci arrenderemo e saremo sempre più numerosi. Oggi non siamo più una goccia nel mare, ma un mare che vuole diventare oceano”.


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