Notte da incubo per un attore| Picchiato e rapinato alla Vucciria - Live Sicilia

Notte da incubo per un attore| Picchiato e rapinato alla Vucciria

Paolo Mannina, vittima della rapina violenta alla Vucciria

"Ma che fai, ti scanti?". Inizia così l'incubo per Paolo Mannina, autore, attore e regista che è stato preso di mira vicino casa, nei pressi di via dei Coltellieri. "Mi hanno aggredito in tre, poi sono tornati alla carica in dieci. Potevo lasciarci le penne. Noi residenti del centro storico vogliamo che ci venga restituita la civiltà". La solidarietà del sindaco Orlando.

Palermo, centro storico
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PALERMO – Bloccato da tre uomini, minacciato, picchiato e rapinato. Il terrore ha preso vita in una stradina della Vucciria stanotte e, a pagarne le spese, è stato un attore e regista di origine sambucese, Paolo Mannina, che abita nella zona dello storico mercato palermitano. L’incubo è cominciato a pochi metri da casa, verso le tre.

“Ore 2.56 – ha scritto su Facebook – sono asserragliato in casa. Mi hanno appena aggredito per strada, picchiato, scippato. Erano in tre. Dopo avermi menato e rapinato scappano via. Il mio istinto di sopravvivenza mi fa prima tentare una reazione, dopo però rimango immobile e aspetto che mi lascino. Poi la corsa disperata verso casa. Giunto davanti al portone m’imbatto in Pablo che ha portato a passeggio il cane. Chiamiamo la polizia che ancora, tuttora, non arriva. Passano dieci minuti e gli scippatori tornano all’attacco, ma questa volta sono in dieci forse quindici. Ce la diamo a gambe verso casa, ci chiudiamo il portone alle spalle e saliamo di corsa le scale. Ma loro sfondano lo stesso il portone e ci inseguono per le scale. Riusciamo ad aprire la porta blindata di casa ed entrare dentro per metterci al sicuro. Ma quelli non mollano, sono ancora là e picchiano contro il portone”.

E’ la cronaca dell’inferno in diretta, di momenti concitati, di piena confusione, gli stessi poi raccontati per filo e per segno alla polizia che ha avviato le indagini per risalire ai responsabili. Così Mannina è diventata l’ennesima vittima di un’aggressione in città. Ancora una volta nel centro storico qualcuno è stato preso di mira da una banda di violenti ed è tornato a casa sanguinante. Calci, pugni, minacce. Nel cuore del capoluogo stanotte i malviventi sono poi tornati alla carica con i rinforzi ed hanno cercato di sfondare il portone a colpi di pietre. E nell’indifferenza di tutti.

“Stavo tornando da un mio spettacolo, avevo deciso di andare a casa a piedi dopo la cena nella zona di piazza Borsa – racconta Mannina a LiveSicilia -. Improvvisamente ho sentito dei passi, ho intuito che qualcuno mi stava seguendo. E mi sono voltato. “Ma che fai, ti scanti?”, mi ha detto un giovane. E lì ho capito che non era da solo. Dietro di lui sono arrivati altri due uomini, mi hanno spinto con violenza contro il muro, ci trovavamo in un vicolo a pochi passi da via dei Coltellieri. Un incubo. Mi hanno colpito alla mandibola, alle spalle. Poi li ho inseguiti, si erano rifugiati in una strada in cui c’erano diverse persone ed io ho cominciato ad urlare. Uno di loro, forse ubriaco, stava vomitando: mi ha lanciato il cellulare e il portafogli che mi aveva rubato, i soldi non c’erano più. Adesso sono al pronto soccorso perché ho dolori in tutto il corpo. Ferite che passeranno – sottolinea Mannina – ma quelle dell’anima saranno più difficili da far guarire. Noi, residenti nel centro storico – prosegue – vogliamo che ci venga restituita la civiltà. E’ necessaria maggiore attenzione sull’invivibilità di ciò che dovrebbe invece essere il fiore all’occhiello della nostra città, in cui vivono anche tante famiglie perbene con bambini e lavoratori”.

Richieste sempre più forti, quelle di chi abita nel centro storico, da Ballarò al Borgo Vecchio, dalla Vucciria alla Kalsa. Negli ultimi mesi le aggressioni, i furti e le rapine non hanno fatto che aumentare e Mannina si unisce al coro che chiede aiuto, ora più che mai.

“Bisognerebbe aumentare i controlli – continua – di notte soprattutto, fare qualcosa per rendere sicuro il quartiere ripulendolo di tutte le attività illegali che alimentano e facilitano aggressioni o comportamenti delinquenziali, ma io ci potevo lasciare le penne e nessuno sarebbe intervenuto in mio aiuto, nonostante le urla, nonostante la presenza di tanta gente di passaggio o che semplicemente ci abita. Non basta mettere aiuole, recinti, e isole pedonali, se poi all’interno “questo quartiere”, continua ad essere, ricettacolo di malavita, una polveriera di delinquenti che esplode in episodi violenti e senza alcun controllo. Grazie, grazie, grazie a tutti con la preghiera di far circolare la notizia perché si prendano provvedimenti per il futuro da parte dei nostri amministratori che, invece, sembrano essersi scordati di quanti viviamo nel centro storico di Palermo. ma io non mollo, non vado via. Ho scelto di vivere qui e ci resto”.

La solidarietà del sindaco Orlando. “A nome mio e dell’intera Amministrazione comunale, esprimo solidarietà a Paolo Mannina, vittima di un’ignobile aggressione che noi condanniamo con fermezza. In queste ore ho avuto contatti con la Questura, avendo avuto conferma e assicurazione di un rafforzamento della presenza e del controllo da parte delle Forze dell’ordine già da questa sera”. È quanto afferma il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, in merito all’aggressione subita l’altra notte alla Vucciria dall’autore e regista, Paolo Mannina.

 


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