PALERMO – Nullafacente, ma con una barca da 400 mila euro. È il caso limite scoperto dai finanzieri della Stazione navale di Palermo.
A volte è andata meglio: qualcuno almeno ha fatto la dichiarazione dei redditi, ma si è dimenticato dell’imbarcazione registrata all’estero. Si può fare, ma è obbligatorio dichiarare al Fisco di possederla. Su quaranta controlli eseguiti, dodici sono le persone che hanno commesso irregolarità e che saranno sanzionate. Le loro barche valgono complessivamente quattro milioni di euro.
Artigiani, medici, liberi professionisti, commercianti: tutte o quasi, le categorie, sono rappresentate. Le visite dei finanzieri si sono concentrate sui porticcioli palermitani (Cala, Arenella, Villa Igiea) e in provincia a Cefalù, San Nicola l’Arena e Terrasini.
Il censimento delle barche prosegue e darà vita, a cascata, ad altri controlli incrociati. I finanzieri metteranno il naso nelle attività, almeno in quelle dichiarate, di chi può permettersi un lusso a sei zeri. Si parte dai registri delle imbarcazioni.
