Nuoro, strage familiare a colpi di pistola: 4 morti, 3 feriti

Nuoro, strage familiare a colpi di pistola: 4 morti, 3 feriti. Il film dell’orrore

Agghiacciante, la scena del crimine

NUORO – Un uomo ha compiuto una strage familiare, in due diverse abitazioni, questa mattina a Nuoro e poi si è tolto la vita.

Strage familiare

Il bilancio è di  quattro morti e di tre feriti. L’uomo, Roberto Gleboni, ha ucciso la moglie Giuseppina Massetti, la figlia Martina e uno dei due figli. E ancora, un altro figlio è ferito ed è morto più il padrone della casa nella quale la famiglia viveva in affitto, Paolo Sanna, ora ricoverato in gravissime condizioni nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Francesco.

Sarebbe poi andato nell’abitazione della madre sparandole contro e ferendola gravemente alla testa, e alla fine si è tolto la vita. 

Morto il figlio

Il figlio di 10 anni non ce l’ha fatta, durante il ricovero aveva lottato disperatamente tra la vita e la morte  nel reparto di Rianimazione del San Francesco di Nuoro. Meno gravi, invece, sono le condizioni dell’altro figlio 14enne, che è stato colpito di striscio dagli spari di pistola del padre.

La ricostruzione

La strage familiare è cominciata nell’appartamento dove l’uomo viveva con la famiglia, in via Ichnusa, al termine di una lite. Dopo avere ucciso moglie e figlia a colpi di pistola, ed avere ferito i due figli e il padrone di casa, è andato a casa dell’anziana madre, in via Gonario Pinna, ferendola alla testa e suicidandosi subito dopo.

I feriti sono stati tutti trasportati dalle ambulanze del 118 all’ospedale San Francesco di Nuoro, uno è in codice rosso. Gli uomini del Comando provinciale dei Carabinieri e della Questura di Nuoro stanno ricostruendo la dinamica dell’accaduto. Le due vie dove è accaduta la strage sono state blindate dalle forze dell’ordine. Sul posto sono arrivati anche il magistrato di turno e il medico legale.

La figlia aveva dedicato la laurea al padre

“A mia madre, che ci ha creduto prima che ci credessi io. A mio padre, l’amore più grande della mia vita”.

È la dedica che Martina Gleboni, la ragazza uccisa dal padre Roberto, aveva fatto ai suoi genitori per la laurea conseguita due anni fa. Una foto postata sul suo profilo Facebook.

    In un altro post di qualche anno fa, sul profilo della madre, Giusi Massetti, anche lei uccisa dall’operaio forestale nuorese, le due donne sono ritratte con la scritta “No alla violenza sulle donne” di ActIonaid.

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