Nuova Iside, il lungo viaggio per riportare Vito Lo Iacono a casa

Nuova Iside, il lungo viaggio per riportare Vito Lo Iacono a casa

Giovedì i funerali del giovane pescatore
IL DRAMMA DI UNA FAMIGLIA
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PALERMOComincia oggi il lungo viaggio che riporterà quello che resta di Vito Lo Iacono a casa, dove potrà riposare con suo padre Matteo e suo cugino Giuseppe. Erano sempre insieme nelle traversate per mare in cerca di pesce e di sopravvivenza: solo nelle cartoline e in certi film la vita del pescatore non contempla fatica e privazioni. Erano pescatori, Vito, Matteo e Giuseppe, spezzavano lo stesso pane e speravano nella stessa moltiplicazione dei pesci. In quello che facevano, nei calli delle mani, nella schiena che si tende, c’era il mormorio di una preghiera. Comincia oggi il viaggio della mamma di Vito, Rosalba, di sua sorella Rossana e di Giovanna, la donna della sua vita, con l’avvocato Aldo Ruffino. Andranno a Bari, all’istituto di Medicina legale, per riprendere un corpo. Partiranno in aereo e torneranno in macchina. Saranno a Terrasini lunedì sera. I funerali del ragazzo verranno celebrati giovedì mattina, alle nove e mezza, non martedì come in un primo momento era stato comunicato.

Il corpo sulla spiaggia e le indagini

C’era un corpo, riemerso il 20 giugno scorso, sulla spiaggia di San Ferdinando in Calabria. L’esame del Dna, dopo parecchi mesi, ha espresso una certezza. Le spoglie sono di Vito Lo Iacono, il comandante del ‘Nuova Iside’, affondato nel maggio scorso, mentre era fuori per una battuta di pesca. C’è un’inchiesta per comprendere cosa sia accaduto nella notte fatale per quei lavoratori e per le loro famiglie. L’ultima notizia è quasi di un mese fa ed è stata ripresa da un’agenzia in cui si riportavano le parole dell’avvocato Ruffino: “La perizia del consulente della Procura, Giorgio Barbagelata, non ha risolto il mistero sull’incidente in mare tra la Nuova Iside e la petroliera Vulcanello. Non sarebbe stata trovata nessuna traccia chiara di collisione”. Nell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dal sostituto Vincenzo Amico, sono indagati il rappresentante della società armatrice della Vulcanello, la Augusta Due srl, Raffaele Brullo, il comandante della petroliera, il napoletano Gioacchino Costagliola, il timoniere romeno, Mihai Jorascu, e il terzo sottufficiale di coperta, Giuseppe Caratozzolo, di Palmi.

Il lungo viaggio di una famiglia

C’è un dolore smisurato dentro il viaggio fino a Bari e ritorno. Ci sono le donne che combattono, in prima fila, per ottenere verità e giustizia. Hanno chiesto che il relitto del peschereccio venisse recuperato, ma, nonostante qualche mezza promessa della politica, si tratta di un’eventualità assai remota. Cristina, moglie di Giuseppe, ha scritto su Facebook: “Il mio Peppe era una forza della natura. L’amore che provava per la sua famiglia era qualcosa di unico, speciale. E così resterà vita mia, sempre nei nostri cuori”. Pare che Giuseppe Lo Iacono abbia lottato per molto tempo, fra le onde, prima di arrendersi. Rosalba ha raccontato in più occasioni di avere sentito nel cuore che il corpo rinvenuto era quello di suo figlio. Ora c’è questa strada di spine da fare, un lungo tragitto, per riportare Vito a Casa. Lì dove riposerà, finalmente al riparo, tra coloro che lo amano.

Vito e il suo cane Niku


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