PIEDIMONTE ETNEO. Adesso è allarme a Piedimonte Etneo, dopo il nuovo inquietante episodio registratosi stamani. Ignoti hanno collocato altri tre proiettili davanti ad un ingresso posto sul retro del palazzo di città. A fare la nuova amara scoperta, stamani, è stato un dipendente comunale all’ora di apertura degli uffici. Questa volta non si tratta di piccoli proiettili calibro 22, come avvenuto nel luglio scorso, ma di pallettoni per fucili da caccia. Non si esclude, però, che la mano possa essere la stessa. Dopo la segnalazione, sul posto sono intervenuti i carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Randazzo che hanno compiuto i rilievi e repertato i tre proiettili. Presto saranno inviati nei laboratori della scientifica per gli esami balistici. Chiunque sia stato ha agito la scorsa notte. I militari dell’Arma stanno perlustrando il centro storico in cerca di telecamere che possano aver ripreso qualcosa. Al momento è impossibile stabilire se ci siano collegamenti con il precedente episodio, avvenuto cinque mesi fa, o se si tratti di una nuova minaccia. Gli investigatori in questa fase non escluderebbero nessuna ipotesi. Nelle prossime ore sarà sentito il primo cittadino Ignazio Puglisi, per capire se possano esserci collegamenti diretti con recenti azioni amministrative.
“Ritengo che il gesto, più che diretto a me personalmente, sia diretto all’intera amministrazione comunale e all’istituzione Comune – dichiara a LiveSiciliaCatania il sindaco Ignazio Puglisi – Il fatto che si sia verificato oggi, il giorno dopo la visita del capitano dei carabinieri della Compagnia di Randazzo, mi fa pensare. E’ l’ennesimo gesto inaccettabile che noi, come abbiamo fatto in passato, respingiamo al mittente. Non solo non ci faremo intimidire – prosegue il primo cittadino – ma andiamo avanti con più forza per affermare in tutti i settori dell’attività amministrativa il principio di legalità, indispensabile per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. Nei giorni scorsi avevo parlato con il Prefetto di Catania e ho avuto diversi incontri anche con il capitano dei carabinieri. Siamo sicuri che la situazione di Piedimonte Etneo, che è particolarmente delicata, sarà attenzionata dalle istituzioni. Noi rappresentiamo lo Stato – conclude iGnazio Puglisi – e davanti a questi episodi dobbiamo dare segnali forti ai cittadini e lo faremo come abbiamo fatto finora”.
“Siamo ancora una volta dinanzi ad un gesto vile e meschino che non intimorisce nessuno – dichiara Giuseppe Caudo, coordinatore del Megafono Lista Crocetta di Catania. Gli amministratori onesti che fanno ogni giorno diligentemente il proprio lavoro per il rispetto della legalità nei propri territori non hanno nulla da temere. Il Megafono Catania esprime massima solidarietà e vicinanza al sindaco di Piedimonte Etneo, che intendo incontrare anche in rappresentanza del Governo Regionale. Tutte le istituzioni devono convergere per sgominare l’illegalità diffusa e vincere la battaglia contro le mafie. Siamo certi che grazie alla diligenza e alla grande professionalità delle forze dell’ordine e degli inquirenti, che operano nel nostro territorio, riusciremo al più presto a intercettare, arrestare e condannare quanti ancora oggi credono che con l’uso della violenza e delle minacce si possa influenzare il regolare e pacifico svolgimento della vita nelle nostre comunità”.