NISCEMI (CALTANISSETTA) – Scesa oggi in piazza tutta la città di Niscemi, unita contro la costruzione del Muos. Studenti, cittadini e amministratori comunali sono tornati a protestare, sfilando in corteo con cartelli e striscioni contro la costruzione, nella grande base-radio della marina americana, del Muos, il sistema di telecomunicazioni satellitari ad altissima frequenza.
“La Sicilia sarà più bella senza il Muos e senza Sigonella”, recitava una della tante scritte. La manifestazione, partita dal liceo scientifico, si è conclusa in piazza Municipio. In testa al corteo, insieme con gli studenti, il sindaco Francesco La Rosa, e il suo predecessore, Giovanni Di Martino, entrambi contrari alla realizzazione di una struttura ritenuta dannosa alla salute pubblica, alla fauna, e alla circolazione aerea per l’alta intensità dei campi magnetici causati dalle onde radio.
In prima fila c’erano anche gli attivisti del movimento No-Muos i quali hanno denunciato che, malgrado l’ordinanza del governatore Crocetta, i lavori di costruzione del sistema satellitare proseguono senza interruzioni, e per questo hanno ribadito che la loro battaglia e il loro presidio delle strade della base Usa di contrada Ulmo “proseguiranno fino a quando non saranno apposti i sigilli al Muos”.
Intanto per la prima volta a Niscemi si riunirà la commissione Ambiente dell’Assemblea Regionale Siciliana. Un gesto simbolico di vicinanza al territorio, ma anche pratico. “Servirà anche a far conoscere ai cittadini lo stato delle cose”, dice il presidente Giampiero Trizzino.
Lo stesso deputato grillino pone anche degli obiettivi, in sintonia col voto degli scorsi giorni dell’Ars: “La sospensione temporanea è già una grandissima cosa, ma si può e si deve puntare allo stop definitivo. Per questo raduneremo attorno a una tavolo tutte le forze in campo, in modo da studiare ogni opportunità che garantisca ai cittadini della zona e alla Sicilia intera un futuro tranquillo”. All’incontro saranno presenti anche i due esperti che hanno seguito da vicino la situazione e che potrebbero fornire interessante materiale alla causa No Muos, i due docenti del Politecnico di Torino, Massimo Zucchetti e Massimo Coraddu.