Nuovo sbarco a Catania |In arrivo oltre 300 migranti - Live Sicilia

Nuovo sbarco a Catania |In arrivo oltre 300 migranti

Le operazioni di sbarco a Catania saranno coordinate dalla prefettura locale che ha affidato al personale di Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza i controlli e le indagini al fine di identificare eventuali scafisti presenti tra i migranti.

CATANIA – Sono circa 2000 i migranti tratti in salvo nei giorni scorsi nello Stretto di Sicilia, al largo delle coste libiche. Di questi poco più di trecento verranno sbarcati a Catania dove giungeranno a bordo di Nave Diciotti della Guardia Costiera italiana. Si tratta di migranti di origine sub sahariana partiti dalle coste libiche tra sabato e domenica grazie alle favorevoli condizioni meteo e successivamente recuperati in alto mare da unità navali di alcune ONG operanti in quel tratto di mare e dalla stesse navi della Guardia Costiera italiana intervenute in zona su sollecitazione del centro di Controllo di Roma.

Le operazioni di sbarco a Catania saranno coordinate dalla prefettura locale che ha affidato al personale di Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza i controlli e le indagini al fine di identificare eventuali scafisti presenti tra i migranti. I controlli sanitari saranno, invece, affidati al personale della Sanità Marittima e Aeroportuale cui è affiato il compito di vigilare sulla presenza di eventuali portatori di malattie infettive mentre ali volontari della Croce Rossa Italiana sono affidate le prime cure e le azioni di sostegno ai fabbisogni primari di queste persone, soprattutto dei minori, reduci dalle fatiche e dai pericoli di un viaggio pieno di insidie a cui si sono sottoposti pur di sfuggire alla fame, alla miseria, spesso, a morte certa.

Tra le persone soccorse vi è un gran numero di minori non accompagnati e di donne sole, alcune in stato di gravidanza. Tutti i migranti appena sbarcati nel porto di Catania verranno, a questo punto, aiutati dagli operatori di UNHCR per tutte le necessità proprie e per riuscire a venire in contatto con i propri familiari già eventualmente entrati in Europa o che, rimasti nei paesi di origine, sono in attesa di notizie dai propri congiunti.


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