BAGHERIA (PALERMO) – Patrizio Cinque non ci sta e va al contrattacco. Il sindaco di Bagheria, finito nell’occhio del ciclone per aver mentito davanti alle telecamere de ‘Le Iene’ sulla casa dei genitori, definita “sanata” a fronte invece di un iter burocratico non ancora concluso, va all’attacco della segreteria provinciale del Pd, guidata da Carmelo Miceli: “La segreteria provinciale del Pd ha chiesto le mie dimissioni per la casa dei miei genitori – dice Cinque in un lungo post sul suo profilo facebook -. La casa dei genitori del componente della segreteria provinciale del Pd è abusiva e non sanata. Potrei continuare con le case di tutti gli ipocriti che hanno svergognato Bagheria. Giuda vi fa un baffo. E alcuni di loro sono stati amministratori”.
Facebook ospita anche la replica di Miceli: “Patrizio Cinque continua a dire che chi chiede le sue dimissioni oggi lo fa perchè la casa dei suoi genitori non è stata ancora sanata”, sono le parole del segretario del Pd palermitano secondo cui Cinque “fa finta di non capire che la gravità” della sua condotta, e di quella dell’assessore Tripoli “risiede nel fatto – dice Miceli – che siete stati voi a negare reitratamente l’esistenza della pratica di sanatoria, dando tutto per già definito positivamente, salvo poi – aggiunge – cambiare versione una volta che era stato provato che stavate dicendo il falso”. E ancora rivolgendosi a Cinque e a Tripoli: “Avete mentito sapendo di mentire. Voi, pubblici ufficiali, avete dichiarato reiteratamente il falso”. Miceli, che torna a chiedere le dimissioni di Cinque “per il modo in cui ti comporti – scrive rivolgendosi al sindaco di Bagheria – in qualità di amministratore e per la sfacciataggine con cui riesci a mentire ai tuoi cittadini”, poi aggiunge: “La casa dei miei genitori? Non lo so, verificherò”.