Occhio per occhio - Live Sicilia

Occhio per occhio

La spirale della violenza
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2 min di lettura

Occhio per occhio rende tutto il mondo cieco. Aveva ragione Gandhi: quando si innesca la spirale della violenza, il mondo diventa un treno impazzito. Non puoi fermarlo. Non puoi più scendere. C’è qualcosa che sta cambiando nell’aria. Si intravvedono i lineamenti di una rude escalation, senza un volto preciso. Il gioco si fa sporco e duro. Chi scrive se n’è reso conto personalmente.  Ho sempre avuto scontri e incontri leali con i lettori, all’arma bianca, a muso duro, talvolta in un dissenso netto e vigoroso.  Fin qui mai mi era capitato di ricevere via mail un messaggio di insulti. Nessun contraddittorio, nessuna argomentazione, solo parolacce. Una scritta sui muri recapitata, quasi certamente, per avere detto che la sopraffazione è inaccettabile, in un corteo di studenti democratici.

E adesso l’attentato al Pd che gli inquirenti considerano una prosecuzione logica dell’assalto a Palazzo d’Orleans, che pure ha avuto perfino qui alcuni dissennati commenti di sostegno. Non troppi, per fortuna.
Pochi hanno tentato di ragionare. I Collettivi studenteschi hanno avuto il merito di dissociarsi e di offrire solidarietà ai giornalisti. Un esempio lodevole, un bel seme che andrebbe piantato e coltivato con cura. Per il resto, c’è tanta confusione pericolosa sotto il cielo: quando si protesta contro la riforma Gelmini in nome della democrazia e poi si marcia in falange compatta contro gli agenti, si finisce per accendere una scintilla pericolosa. Occhio per occhio.

Gli antidoti alla violenza presente e futura vanno messi in campo subito. I politici la smettano di rimpallarsi le responsabilità e siano compatti nella ripulsa e nella solidarietà al Pd. Noi abbiamo criticato mille volte la linea di quel partito, che ci appare non aderente alla sua tradizione e alla sua etica. Ma dalle idee difformi alla pratica incendiaria c’è – come tutti sanno – un salto abnorme. Ci fa ribrezzo quest’atto vigliacco. Lo condanniamo senza riserve, perché non ha giustificazioni. E non intendiamo spostarci di un millimetro, seguendo i cantori dell’indulgenza, con le loro romanze sulla “generazione disperata” che sporcherebbe le vetrine quasi eroicamente e per storica necessità. Fornire alibi alla spirale è un atto imperdonabile.

Livesicilia sarà sempre con i ragazzi meravigliosi e forti che la vita vogliono cambiarla davvero, seguendo la via virtuosa e pacifica di una rivoluzione del cuore e delle idee. Saremo con i ragazzi di Lettere che riflettono, con i ragazzi di Giurisprudenza che propongono, con i ragazzi della scuola che intendo crescere da uomini liberi.  Le pecore rosse o nere intruppate nei gangli della protesta, i “coraggiosi” che rompono e  incendiano, incappucciati o anonimi, sono il contrario di tutto ciò che è buono e giusto. Avvelenano l’aria pulita,  non lasciano nulla di vero, niente su cui si possa costruire. Si credono nuovi, ma sono vecchi decrepiti.  Rappresentano la conservazione del brutto. Vecchia è la violenza di questo mondo cieco.

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