Occupata sede dei servizi sociali | La rabbia di madri ed educatori - Live Sicilia

Occupata sede dei servizi sociali | La rabbia di madri ed educatori

Mancano i fondi per assistere circa 1200 ragazzi: ed ora, gli istituti educativi rischiano di licenziare il personale.

La protesta
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CATANIA. Una vicenda complicata. Quasi impossibile da sbrogliare nel giro di qualche settimana. Prosegue, allora, da venerdì scorso, l’occupazione dell’assessorato ai servizi sociali da parte delle madri e dei lavoratori degli istituti educativi. La questione è tutt’altro che semplice: a fronte dei circa 1200/1300 ragazzi che necessitano di assistenza, solo per 370 di essi è stata garantita la possibilità di erogare i servizi necessari. Tutta una questione di soldi e di fondi che non ci sono, ovviamente. A poco, o a nulla, è servito sinora il tentativo da parte dell’assessore Fiorentino Trojano di intercedere con Palermo (e dunque con la Regione) per riuscire a venirne a capo.

A farne le spese sono non solo i ragazzi e le loro famiglie ma anche i lavoratori che a questo punto rischiano serissimamente di essere licenziati. Da domani verranno, intanto, firmate le convenzioni con gli istituti che hanno avuto assegnati i 370 ragazzi. Per tutti gli altri al momento non c’è nulla. E l’occupazione prosegue.


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