PALERMO – I commercianti che a Palermo occupano abusivamente strade urbane solo in caso di recidiva dovranno chiudere il locale per 5 giorni. Questa la novità introdotta dall’ordinanza sindacale firmata da Leoluca Orlando. Ma la disposizione varrà solo per chi verrà multato da oggi in poi e non per coloro che, già multati, stanno ricevendo la notifica per la chiusura. Sono circa un centinaio gli esercenti che nelle prossime settimane abbasseranno la saracinesca: per loro solo la possibilità di concordare col Suap uno slittamento di venti giorni.
Le novità riguardano, come detto, le infrazioni che avverranno da oggi in poi. A chi viola per la prima volta l’articolo 4 del codice della strada, invece, sarà applicata la sanzione amministrativa (da un minimo di 164 euro a un massimo di 674) e una accessoria, che impone la rimozione a proprie spese dell’opera abusiva. Lo prevede l’ordinanza, emanata dal sindaco Leoluca Orlando, per l’occupazione del suolo pubblico abusivo da parte dei titolari di esercizi commerciali, che individua anche i compiti del Suap, un ufficio comunale, e della polizia municipale.
La sanzione accessoria era prevista da un un’ordinanza, emanata nel 2012 dal commissario Luisa Latella. L’ordinanza attuale impone agli uffici del Suap dell’assessorato alle Attività produttive di disporre “la chiusura dell’esercizio solo nel caso di recidiva per un periodo non inferiore a cinque giorni (fino a un massimo di 20) e solo a seguito di una seconda contestazione dei vigili urbani di violazione dell’articolo 20 del codice della strada”. “Per assicurare il rispetto della proporzionalità della sanzione – si legge nel provvedimento – solo nel caso in cui l’occupante abusivo proceda all’immediato ripristino dei luoghi a proprie spese può chiedere il differimento della chiusura per un periodo di 5 giorni non superiore a 20, decorsi i quali si provvederà comunque a mettere in esecuzione la sanzione”. L’ordinanza trova applicazione anche nei confronti dei provvedimenti del Suap, che dispongono la chiusura dei locali che “alla data di pubblicazione dell’atto sono in corso di esecuzione presso la polizia Municipale”.