CATANIA – “Volevo solo intimidirla”. Così Luca Priolo avrebbe giustificato il fatto di essersi portato dietro il coltello a scatto poi usato per colpire, numerose volte, Giordana Di Stefano la terribile notte tra martedì e mercoledì. Emergono nuovi particolari sull’efferato delitto di Nicolosi. Dettagli che si aggiungono al mosaico di spietata violenza che si è consumata all’interno di quell’Audi A2 grigia metalizzata, diventata la tomba di una giovane mamma di 20 anni. Priolo attende la decisione del Gip di Milano sulla richiesta di convalida del fermo presentata dal pm. A quel punto la magistratura milanese si dichiarerà incompetente e trasmetterà gli atti a Catania e si potrebbe anche decidere per il trasferimento del detenuto. Antonio Luca Priolo è accusato di omicidio volontario aggravato. Da stabilire c’è la premeditazione: non è ancora chiaro se Luca sia passato da casa o sia scappato immediatamente con l’auto della madre, che aveva lasciato parcheggiata poco distante l’abitazione di Giordana. E’ un particolare importante dal punto di vista della contestazione.
L’autopsia sul corpo di Giordana è iniziata ieri pomeriggio. A eseguire l’esame autoptico è il medico legale Giuseppe Ragazzi. Dalla sua relazione si conoscerà il numero esatto di coltellate inferte alla giovane: colpita al volto, al torace e al fianco. Potrebbero essere rilevate anche tracce biologiche da sotto le unghie della vittima, il materiale da contatto prelevato si aggiungerebbe a tutti gli elementi scientifici e biologici raccolti durante i rilievi dei Sis sulla scena del crimine mercoledì. Giordana è stata trovata solo la mattina, alcune ore dopo l’omicidio: gli investigatori ipotizzano che l’assassino abbia agito tra le due e le quattro di notte. Sangue, impronte digitali e altro materiale biologico è stato selezionato dai militari del Sis: non è escluso che qualche campione potrebbe essere inviato ai Ris di Messina per degli esami tecnico scientifici più approfonditi.
Il corpo dopo l’autopsia sarà restituito alla famiglia. I funerali si svolgeranno oggi pomeriggio alle 17 alla Chiesa Madre di Nicolosi. Il sindaco Nino Borzì ha proclamato il lutto cittadino. “Interpretando i sentimenti dell’intera comunità di Nicolosi, – si legge in una nota – che si stringe commossa intorno alla famiglia l’amministrazione comunale esprime il più profondo cordoglio per la tragica e prematura scomparsa di Giordana Di Stefano e proclama un giorno di lutto cittadino. A tal fine si invita la cittadinanza, tutte le organizzazioni politiche, sociali e produttive ad esprimere la loro partecipazione. Si invitano i titolari delle attività commerciali della città – dichiara il sindaco – alla chiusura degli esercizi durante i funerali, in segno di partecipazione e lutto”.