A distanza di vent’anni l’Italia della pallanuoto torna sul tetto delle olimpiadi. Merito del Settebello guidato dal siracusano Sandro Campagna che, dopo l’ultimo oro conquistato a Barcellona ’92, riporta gli azzurri a giocarsi una finale. Grande vittoria in semifinale contro la Serbia, campione del mondo in carica, che viene asfaltata 9-7. Adesso sulla strada degli azzurri c’è solo la Croazia domenica 12 agosto.
Cronaca. Il coach aretuseo opta per questo Settebello iniziale: Tempesti, Felugo, Gallo, Gitto, Presciutto, Fiorentini, Aiacardi. Partono bene gli azzurri, la prima rete è del siracusano Valentino Gallo con un tiro potente che si spegne alle spalle di Soro. Prlaijnovic pareggia subito e Vanja Udovicic mette la freccia per il 2-1. Alex Giorgietti fa 2-2 con un tiro preciso e velenoso e qualche minuto dopo Maurizio Felugo scarica una bolide dalla distanza che, sporcato quanto basta, beffa Soro per il 3-2. Gallo fa doppietta personale con un’altra conclusione deviata dagli avversari che schizza nella porta serba. Il difensore messinese Giacoppo rischia molto rimediando la seconda espulsione già nella prima frazione.
Ad inizio secondo quarto i serbi partono con il dente avvelenato ma le loro conclusioni si infrangono sui legni difesi da Tempesti. A passare sono gli azzurri nuovamente con Felugo che toglie le ragnatele dall’incrocio dei pali, Italia avanti 5-2. Gli avversari mettono fuori la testa con Aleksic e Nikic che si portano sotto sul 5-4. Felugo e Gallo sono però in giornata di grazia e l’aretuseo riesce a fare tris personale regalando una boccata d’aria fresca ai suoi, 6-4 a metà gara.
Il terzo quarto si apre con la rete di Udovicic per il 6-5 e la traversa colta da Presciutti a due passi da Soro. Campagna chiama il suo primo time-out per ricaricare gli azzurri in vasca e i consigli portano i frutti desiderati: Prescitti fa 7-5 a tre minuti dallo scadere della terza frazione. Giacoppo è costretto a lasciare la gara per la terza espulsione ma gli azzurri raggiungono il nuovo massimo vantaggio con una perla di Premus, 8-5.
Nell’ultimo tempo della semifinale olimpica la Serbia mette paura. Gli azzurri provano a gestire il tesoretto della precedente frazione ma Filipovic porta i balcanici sull’ 8-6. Gallo, Felugo e Giorgietti non tentano più la conclusione e per Soro è semplice amministrazione. Il suo dirimpettaio Tempesti è però un muro. La rete dell’oriundo Perez fa esplodere la gioia del pubblico italiano intervenuto all’ Aquatic Center, è 9-6. L’ultima rete serba non mette ombra sul risultato azzurro. L’Italia, con un pizzico di Sicilia dentro, si giocherà un sogno placcato oro contro la Croazia domenica 12 agosto.