PALERMO – “Manca poco e sapremo davvero cosa è successo. Aspettiamo da un giorno all’altro i risultati ufficiali dell’autopsia, la scoperta che abbiamo fatto a gennaio ha fermato per diversi mesi il lavoro dei medici legali, ma mio figlio presto avrà giustizia”.
Santina D’Alessandro, la madre di Mario Biondo, morto in circostanze misteriose il 30 maggio del 2013 nel suo appartamento di Madrid, ne è certa: a breve la verità verrà a galla. E dopo un calvario di sei anni, durante il quale la famiglia del giovane cameraman palermitano si è battuta con tutte le sue forze. Quello che si attende è l’esito del terzo esame autoptico, eseguito da due equipe di tecnici esperti, dopo la riesumazione della salma, avvenuta a novembre.
“Purtroppo non possiamo ancora dire nulla su ciò che abbiamo scoperto all’inizio dell’anno, ma si tratta di un fatto gravissimo che ha confermato i nostri dubbi. Non ci resta che aspettare le relazioni ufficiali. Ultimamente abbiamo notato la presenza di alcuni account falsi su Twitter, scrivono che noi abbiamo l’esito e che non lo rileviamo, ma sono falsità, non potremmo mai nascondere qualcosa di simile”.
D’altronde, la pista del suicidio è ormai caduta nel vuoto e la battaglia portata avanti dalla famiglia Biondo ha fatto emergere depistaggi, falsità e contraddizioni che hanno indirizzato le indagini verso l’omicidio, sul quale i genitori di Mario non hanno mai avuto dubbi. Hanno ribadito più volte che il figlio non si sarebbe mai tolto la vita: il lavoro lo gratificava e lo rendeva felice e, quella notte, aveva anche comunicato con i suoi fratelli, non lasciando intendere nulla di preoccupante. Sposato con la presentatrice spagnola Raquel Sanchez Silva, viveva in un appartamento nel centro di Madrid, lo stesso in cui fu trovato morto, appeso ad una libreria con una pashmina, secondo i familiari una vera e propria simulazione di un suicidio.
“Ma ormai è chiaro a tutti che mio figlio è stato ucciso – sottolinea la madre – chi ha tolto la vita a mio figlio pagherà. Abbiamo atteso con ansia il mese di settembre, perché le indagini, dopo gli elementi venuti a galla a gennaio, hanno richiesto altro tempo. Ma ci siamo. Crediamo che entro la fine di questo mese la verità arriverà”.
Una fiducia alimentata nei mesi scorsi da una ulteriore fase delle indagini che nel frattempo sono andate avanti anche in Spagna: a gennaio, infatti, il Tribunale provinciale di Madrid ha accolto la querela dei genitori, sulla base delle gravi incoerenze individuate tra la relazione che il medico ha firmato nel 2013 e quella che è stata realizzata dopo la seconda autopsia richiesta dalla famiglia in Italia.
L’esame non sarebbe stato completato, alcune analisi non sarebbero state effettuate e, di conseguenza, sarebbe stato dichiarato il falso. In questi anni, la famiglia di Mario ha ricevuto manifestazioni di grandissima solidarietà. Ad incoraggiare Santina D’Alessandro e Pippo Biondo nella loro battaglia, centinaia di persone che sia dall’Italia che dalla Spagna chiedono verità e giustizia. Il 30 maggio scorso in tantissimi si sono stretti attorno alla famiglia del cameraman per il sesto triste anniversario della sua morte. A Mario, in quell’occasione, è anche stata dedicata una stella.