NICOSIA (ENNA)- Antonella Seminara, la quarantenne originaria di Gangi, deceduta lunedì scorso per le complicanze dopo un parto cesareo d’urgenza, praticato all’ospedale Basilotta di Nicosia (Enna), sarebbe morta per una embolia amniotica. Queste le indiscrezioni trapelate al termine dell’esame autoptico che si è concluso poco prima della 14,30, ed è stato effettuato dal medico Giuseppe Ragazzi, incaricato dal pm di Nicosia Fiammetta Modica, lo stesso patologo che ha effettuato ieri pomeriggio a Nicosia l’autopsia sul corpo del feto confermando la tesi della morte intrauterina. L’autopsia sulla donna era iniziata intorno alle 11 all’obitorio di Sciacca, dove Seminara doveva essere ricoverata nella rianimazione dell’ospedale ma dove invece era giunta priva di vita. Bisognerà comunque attendere gli esiti degli esami istologici, previsti per la fine di agosto, e il deposito della perizia da parte del medico legale. Non è quindi al momento confermato che la donna sia morta per emorragia.
Sei indagati
Sono sei le persone a cui la procura di Nicosia ha notificato un avviso di garanzia per omicidio colposo in concorso nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Antonella Seminara, quarantenne originaria di Gangi, deceduta dopo un parto cesareo praticato nell’ospedale nicosiano. Si tratta di due ginecologi, un anestesista, due ostetrici ed un operatore del 118.
La donna è morta sull’elicottero dell’elisoccorso che la stava portando alla Rianimazione di Sciacca. Aveva atteso per quasi tre ore in ambulanza a Nicosia l’arrivo del velivolo che sarebbe dovuto arrivare da Caltanissetta. Ma l’elicottero era fuori uso e sono dovuti intervenire i carabinieri che hanno allertato l’elisoccorso di Palermo. Ma per la puerpera, alla sua prima gravidanza, era ormai troppo tardi.
(Fonte ANSA)