LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Si è concluso attorno all’una della notte tra martedì e mercoledì, a Lampedusa, lo sbarco degli 83 migranti rimasti a bordo della Open Arms e ora ospitati al centro di contrada Imbriacola. La situazione si è sbloccata dopo il sequestro della nave disposto dalla Procura di Agrigento, guidata da Luigi Patronaggio. L’approdo della nave della ong ha subito un ritardo per via dell’arrivo di altri 47 migranti sull’isola delle Pelagie, soccorsi dalla guardia di finanza. “Sono stati 5 giorni molto difficili e pieni di tensione ed amarezze – scrive su Facebook Francesco Cascio, medico responsabile del Poliambulatorio di Lampedusa -, grazie a Dio stanno tutti bene, resterà una delle esperienze più intense della mia vita…. da oggi mi sento più ricco”.
La Open Arms questa mattina ha lasciato il porto di Lampedusa e sta facendo rotta verso Porto Empedocle, dove giungerà in serata. L’imbarcazione della ong spagnola, per i pm, poteva rimanere a Lampedusa, ma si sarebbero determinati problemi per i collegamenti aerei e con i traghetti di linea a causa della vicinanza del molo con l’aeroporto. La Open Arms poteva anche andare a Licata (Ag), come è accaduto in occasione di precedenti sequestri di navi di Ong, o a Porto Empedocle su cui è ricaduta la scelta.
(ANSA).