Operazione "Alexander", scatta il maxisequestro |Sigilli a beni per 40 milioni di euro - Live Sicilia

Operazione “Alexander”, scatta il maxisequestro |Sigilli a beni per 40 milioni di euro

Beni per un valore di oltre 40 milioni di euro sono stati sequestrati dai carabinieri di Palermo nell'ambito dell'operazione Alexander, che lo scorso 3 luglio portò all'arresto di 26 persone smantellando i vertici del mandamento mafioso di Porta Nuova.

PALERMO – Beni per un valore di oltre 40 milioni di euro sono stati sequestrati dai carabinieri di Palermo nell’ambito dell’operazione Alexander, che lo scorso 3 luglio portò all’arresto di 26 persone smantellando i vertici dei mandamenti mafiosi di Porta Nuova, Brancaccio e Mazzara del Vallo.

“Le acquisizioni raccolte – sottolineano dal nucleo investigativo di Palermo in una nota – hanno permesso di accertare come gran parte degli illeciti profitti di cosa nostra sia stata investita in beni mobili e immobili, intestati a prestanome compiacenti”.

I sigilli sono scattati per l’azienda di macellazione e vendita di carne all’ingrosso “Ovinsicula”, nel cui patrimonio aziendale rientrano uffici amministrativi, unità operative e un immobile nel comune di San Gavino Monreale, in Sardegna. In particolare, l’unità operativa di Mezzojuso, che può contare su una forza lavoro di 55 dipendenti, è una delle più grandi presenti sul territorio siciliano. L’azienda, riconducibile a Antonino Ciresi, arrestato nel mese del aprile del 2013, poiché ritenuto responsabile dell’estorsione allo chef Natale Giunta, nonché denunciato nell’ambito dell’operazione Alexander, poiché ritenuto reggente della famiglia mafiosa di Borgo Vecchio, ha un valore di circa 30 milioni di euro.

Sotto sequestro poi sono anche il pub Day Just di via Nino Bixio, un gommone modello Led 33 e un’imbarcazione modello Saver 330 sport, una Minicooper Country man e un acquascooter. Beni che apparterrebbero ad Antonino Seranella, braccio destro di Alessandro D’Ambrogio, formalmente dipendente della Sicil Trinacria Onlus, società fornitrice di servizi partecipata della Regione Siciliana, ma di fatto nullafacente che percepiva mille euro al mese.

Sotto sequestro anche la società Trioil S.r.l, con sede amministrativa a Trani in Puglia, e unità operativa comprendente un distributore di carburanti, un bar ed un autolavaggio nel comune di Martinsicuro (TE) in Abruzzo. Beni questi ultimi riconducibili a Ferro, Alessi, Tagliavia e Scimone, acquisiti con i proventi derivanti dai traffici di sostanze stupefacenti.

Sequestrati infine 200mila euro fra assegni e contanti.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI