Opere pubbliche, si cambia| Pioggia di emendamenti - Live Sicilia

Opere pubbliche, si cambia| Pioggia di emendamenti

Arrivano le richieste degli uffici: molti interventi slittano al 2019.

PALERMO – Opere che slittano al prossimo anno, altre che vengono cassate, altre ancora in cui cambia la fonte di finanziamento. L’elenco annuale delle opere pubbliche 2018, arrivato in consiglio comunale a Palermo, rischia di cambiare radicalmente volto a causa di una serie di emendamenti proposti proprio dagli uffici di Emilio Arcuri. Aggiustamenti e correzioni resi necessari non solo dal fatto che siamo ormai a fine anno, ma anche per la penuria di risorse comunali: su 12 milioni, infatti, ce ne sono soltanto sei che non coprono tre accordi quadro su quattro.

Si tratta di quelli per il pronto intervento sul centro storico e sul resto della città, ma anche quelli per scuole e asili nido: uno che riguarda Prima, Seconda, Terza e Quarta circoscrizione e l’altro che copre dalla Quinta all’Ottava. Anziché due milioni per uno, il bilancio 2018 ne prevede soltanto uno a testa. Da qui l’idea di accorparli finanziandoli complessivamente con 2,2 milioni. Niente da fare invece per centro storico e città, che restano a secco e sono rimandati al prossimo anno.

Slittano dal 2018 al 2019 i nuovi punti luce a led (che passano dal Pon Metro ai fondi Fas), il completamento del restauro del Teatro Massimo (tra cui pronao, foyer principale, sala degli specchi, sala degli spettacoli, sala pompeiana e corridoi del piano nobile) e il completamento dell’impianto antincendio, il secondo forno crematorio dei Rotoli, il restauro della facciata del Teatro Politeama, i lavori alla scuola Pascoli e all’asilo La Mimosa. Gli interventi urgenti sullo Spasimo si spostano addirittura al 2020. Rinviati al prossimo anno anche la manutenzione straordinaria del canale Boccadifalco, ma stavolta anche per la mancanza del progetto, i lavori per le fognature in via Due Vanelle e via Palmerino e la manutenzione delle caditoie.

Le fognature dell’Ortofrutticolo, per un milione di euro, verranno finanziate grazie a un mutuo, mentre sparisce il contributo comunale sulla manutenzione urgente allo stadio delle Palme (restano i 590 mila euro dal Po Fesr); il verde attrezzato di via della Giraffa a Bonagia sarà riqualificato con un accordo del 2016, con lavori ormai pronti a partire. Varia l’importo delle opere di urbanizzazione del programma integrato Monte di Pietà, passando a 1,2 milioni grazie a fondi regionali, e aumenta quello per il collegamento di via Tritone con via Nicoletti, passando da 4,4 a 5,3 milioni. Cresce la quota privata nel progetto di nuova illuminazione a Sferracavallo e allo Zen. E se due interventi vengono cassati, perché già realizzati da Amg, altri vengono inseriti nel Triennale: l’efficientamento degli impianti di illuminazione in costa sud, le nuove linee di tram (quelle non finanziate dal Patto per Palermo) e i lavori all’immobile confiscato di via Perrotta.

“Un quadro che già dovrebbe essete definito e che rappresenterebbe, ormai, una fotografia del passato, continua incredibilmente a mutare – dice Ugo Forello del M5s – Tra i difetti nella progettazione e i tagli dei fondi comunali, l’amministrazione continua a navigare a vista e rinvia la realizzazione di importanti opere per la sicurezza e i servizi della città. Lo abbiamo denunciato diverse volte, non si fa il bene della città di fronte a inaccettabili e dannosi ritardi causati da questa amministrazione attiva. Il consiglio comunale deve ‘costringere’ il sindaco e la giunta a rispettare i termini e i modi imposti dalla legge e necessari per pianificare e progettare, nell’interesse del bene comune, azioni e attività nella città di Palermo”.

 


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