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Ordine, avvocati contro

Le elezioni a Palermo
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Cinquemila avvocati palermitani sono pronti a tornare alle urne. Già si parla di un’elezione dai grandi numeri: 41 candidati, concorrono alla designazione dei 15 rappresentanti del consiglio dell’Ordine degli avvocati. Gli aspiranti consiglieri si sono organizzati in quattro liste, e non più una sola. Stando alle dichiarazioni del consigliere uscente Anna Maria Introini, come si legge su Repubblica, “mai più una sola lista in cui sono soprattutto gli uscenti a determinare chi può accedere nell’organismo di rappresentanza”.

Il presidente uscente Francesco Greco, difensore di Cammarata, si ricandida e sul fronte opposto si trova Giovanni Rizzuti, un altro legale dell’ex sindaco di Palermo. Nella lista di Greco, candidati espressi da diversi gruppi e associazioni. Fabio Calderone per la Camera penale, Filippo Costanza per l’associazione giovani avvocati, Alessandro Gjomarkaj per Ius, Lucilia Ciccarello dell’organismo unitario dell’avvocatura, Franco Jeni per l’associazione avvocati enti pubblici, Francesca Salvia per l’osservatorio sulla giustizia minorile.

A scatenare numerose reazioni, la lista costituita dopo la rottura con la linea dell’avvocato e presidente dell’Amg Francesco Greco, decretata da due consiglieri uscenti, Anna Maria Introini e Marina Vajana. Sette candidati con storie e percorsi differenti nella lista che vanta “un gruppo di persone, di destra e di sinistra, che ha deciso di fare un percorso comune, per la tutela di tutte le componenti dell’avvocatura”, così come ha dichiarato Sonia Spallitta.

Oltre alla lista alternativa “Avvocati indipendenti“, con cui si presenta alle elezioni Giovanni Rizzuti, più a sinistra c’è “Essere avvocati a Palermo” con cui si candidano Ermanno Zancla, legale di parte civile in molti processi di mafia, e Vittorio Fiasconaro. I civilisti Giovanni Bellia e Sandro Crociata sposano invece la candidatura nella lista di sinistra “Liberi avvocati democratici”. Sarebbe possibile un accordo fra queste due liste di sinistra nel caso in cui si dovesse andare al ballottaggio.

Intanto non mancano le manifestazioni di protesta organizzate dagli avvocati contro il decreto sulle liberalizzazioni varato dal governo Monti. Sabato mattina Palermo si è svegliata con striscioni appesi in diversi punti della città. “Il diritto prima del mercato” e “Tuteliamo diritti non vendiamo servizi”. Si voterà, a primo turno, il 7 e l’8 febbraio dalle 9 alle 14,30. L’eventuale ballottaggio è previsto per il 14 e 15 febbraio.


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