Orlandina, beffa al fotofinish |Ma è comunque festa salvezza - Live Sicilia

Orlandina, beffa al fotofinish |Ma è comunque festa salvezza

Sconfitta allo scadere per la squadra di coach Di Carlo, ma la permanenza è matematica.

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CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Il calendario e la Virtus danno il via alla festa del PalaFantozzi. L’Orlandina spreca il secondo match ball, ma chiude comunque i conti per la salvezza: la sconfitta di Bologna, che dovrà giocare il prossimo turno contro Torino, rende di fatto impossibile il sorpasso in classifica da parte di entrambe, con Capo d’Orlando che guadagna così il diritto a partecipare alla prossima edizione del campionato di Serie A. Sarebbe stata una beffa troppo pesante per i biancazzurri, capaci di sfidare ad armi pari una squadra del calibro di Trento, ma anche di gettare via undici punti di vantaggio, perdendo 81-82 con un canestro allo scadere. Pesano, ovviamente, le assenze: a quella già nota di Boatright, che mancherà anche nel prossimo turno ad Avellino, si è aggiunta quella di Jasaitis, costretto a dare forfait dopo sette minuti di gioco. Una situazione che ha compattato ulteriormente il gruppo, spinto dall’esperienza di Ilievski (15 punti, 3/4 dall’arco) e Basile (13 punti, 3/6 dall’arco), ma che ha trovato ancora una volta in Zoltan Perl il valore aggiunto. Il giovane ungherese chiude con sedici punti e due liberi pesantissimi nel finale, vanificati dal canestro al fotofinish di Julian Wright, che regala il successo alla squadra di Buscaglia.

Ilievski dall’arco regala il primo vantaggio all’Orlandina dopo l’iniziale 0-2 di Lockett, aprendo un mini-parziale 5-0 proseguito da Oriakhi. Il vantaggio sale a +4 con una tripla di Basile dopo un appoggio a canestro di Sutton, poi è ancora Ilievski a colpire da oltre la linea per l’11-4 biancazzurro. Buscaglia chiama timeout e Trento ne esce con la prima tripla della serata, firmata Flaccadori, e dopo il nuovo +7 siglato da Jasaitis, è ancora l’azzurrino a riportare l’Aquila a sole quattro lunghezze. Lofberg e Wright pareggiano i conti, poi Jasaitis si conferma un cecchino dalla lunga distanza per il 17-14. Flaccadori chiude i conti alla prima sirena sul 17-16, equilibrio che resta tale anche nel secondo quarto, seppur con Trento nuovamente in vantaggio grazie a Lockett e Wright. Il +3 ospite resiste fino alla percussione in contropiede di Laquintana e ad un’altra tripla (6/12 nel primo tempo per la squadra di Di Carlo), stavolta siglata da Basile. Forray e Lockett siglano il controsorpasso, finché non si iscrive a referto anche Zoltan Perl per il 26-25. La terza bomba trentina, dopo il +3 di Basile, la piazza Forray: 28-28 a tabellone, Trento che continua a inseguire fino a due minuti dalla sirena, quando Flaccadori riporta avanti i suoi. Oriakhi e Bowers ristabiliscono il singolo possesso di vantaggio per i padroni di casa, che chiudono il secondo quarto come il primo, sopra di un solo punto.

Vantaggio esiguo per l’Orlandina, che ha necessità di mettere in cassaforte il risultato. Per farlo, si affida all’uomo di maggiore esperienza in squadra, ovvero Gianluca Basile. Prima Bowers risponde agli attacchi trentini, mantenendo un possesso di vantaggio per Capo d’Orlando, ma dopo la tripla del 46-44 di Forray i biancazzurri vanno in fuga. Tripla di Basile, quattro di Perl e un redivivo Ilievski portano i padroni di casa sul +11, divario nettamente dimezzato da Trento con la tripla di Berggren e un Pascolo fino ad allora in ombra. Sutton riesce a ridurre le distanze fino al 57-52. Proprio quando Trento sembra poter tornare in carreggiata, l’Orlandina rispolvera l’arma letale dall’arco. Prima Laquintana, poi Perl, ed è di nuovo +11. Gli ospiti rispondono con Wright e col gioco da tre punti di Flaccadori, canestro e fallo che viene assegnato anche a Perl per il 64-57 con cui ci si avvia all’ultimo quarto. Il vantaggio orlandino torna sul +10 con la decima tripla della serata, siglata da Ilievski, poi c’è spazio per la reazione di Trento. Parziale 7-0 con cinque punti di Pascolo, poi la beffa. Arriva il pareggio, Berggren in tap-in realizza il sorpasso sul 73-75, poi Oriakhi da sotto riequilibra i conti. Bowers e Laquintana cercano di tenere avanti l’Orlandina, ma la tripla di Flaccadori pesa quanto un macigno. Da qui in poi si va in lunetta e, dopo l’1/2 di Laquintana, ci pensa Zoltan Perl a riportare in vantaggio Capo d’Orlando. La beffa, però, non è finita: Oriakhi stoppa Flaccadori sull’ultimo possesso, il pallone va a Wright che, da sotto, non sbaglia. È il canestro dell’81-82 e meno di un secondo dal termine. Troppo poco per dare all’Orlandina un’ultima chance, ma va bene lo stesso. Dalle radioline arriva la conferma del k.o. di Bologna, si può festeggiare un’altra salvezza in massima serie. Un successo che, un girone fa, sarebbe stato impensabile da ottenere con due giornate d’anticipo.

BETALAND CAPO D’ORLANDO-DOLOMITI ENERGIA TRENTO 81-82 (17-16, 38-37, 64-57)

ORLANDINA – Basile 13, Ilievski 15, Perl 16, Bowers 11, Oriakhi 8, Ihring ne, Laquintana 10, Nicevic 2, Jasaitis 6, Munastra ne, Zanatta ne, Nankivil. Allenatore: Di Carlo.

TRENTO – Pascolo 16, Forray 9, Sutton 5, Lockett 10, Wright 12, Poeta ne, Lofberg 2, Flaccadori 17, Lechtaler 2, Berggren 9. Allenatore: Buscaglia.


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